3D Live Statistics
Showing posts with label TECNOLOGIA ALIENA. Show all posts
Showing posts with label TECNOLOGIA ALIENA. Show all posts

January 04, 2009

Mistero in aria: un aeroplano colpito in volo da un U.F.O.


Un velivolo ha avuto un impatto con un oggetto non identificato nei cieli della Florida: era un aereo civile (Northwest Airlines Boeing 757) impegnato in una missione chimica ad alta quota ? Si ricordi che, su suggerimento dello spaventoso Edward Teller, molti aerei passeggeri e commerciali sono impiegati per le irrorazioni. Forse si è trattato di un avvertimento. 

La notizia è pubblicata dal quotidiano The Tampa Tribune, il quale ha riportato che un aeroplano della compagnia Northwest Airline (volo 478), con a bordo 182 passeggeri oltre i componenti dell’equipaggio, è stato colpito in volo da qualcosa di misterioso, un U.F.O. (Unidentified Flying Object) a tutti gli effetti. 

L’aeroplano era in volo da Detroit a Tampa ed era ad una quota di circa 18.000 piedi (5.486,4 metri), quando il giorno 6 Dicembre 2008 è stato colpito da “qualcosa”. L’equipaggio ha sentito un grosso colpo sulla punta dell’aereo, come una sorta di “bang”. Subito dopo il radar è andato in “blackout”. Si è ipotizzato che sia stato colpito da un volatile, ma l’altezza di volo fa escludere ciò. Da rilevare poi l’ammaccatura piuttosto regolare e concava: ciò induce a pensare che l’oggetto fosse metallico e di forma sferica. Inoltre era assente liquido ematico (sangue) sulla parte accidentata. Il giorno dopo (7 dicembre) il velivolo è stato riparato. Le indagini avviate dalla F.A.A. (Federal Aviation Administration) non hanno accertato ufficialmente nulla. Qualcuno ipotizza che a colpire il velivolo sia stato un fulmine, ma l'assenza di annerimento del rivestimento, spinge a scartare anche questa congettura.

January 03, 2009

FETI ALIENI

Affascinati dallo studio dei rapimenti di presunta matrice aliena, abbiamo cercato, nelle nostre ricerche, di capire questa fenomenologia nelle sue difformità e complessità. In Italia fino ad oggi però non si è mai parlato affondo di un fenomeno correlato a questa strana fenomenologia, ovvero il fenomeno dei Feti Fantasma. La letteratura sulle abduction, soprattutto americana, presenta in una considerevole quantità di casi questo strano fenomeno, ancora non pienamente capito neanche dalla scienza ufficiale. Si perché il fenomeno dei feti fantasma non è solo uno dei tanti fattori che possono essere rinvenuti all'interno della fenomenologia ufologica ma, negli ultimi anni, è stata oggetto di profondi studi ed indagini da parte del mondo accademico e scientifico. In tali settori di ricerca ovviamente la correlazione con il fenomeno ufologico non viene presa neanche in considerazione ma la particolare fenomenologia con cui gli studiosi “ufficiali” si devono scontrare ha portato alcuni di questi ad ipotizzare interventi di altro genere, oltre a quelli prettamente fisiologici. Karla Turner nel suo bestseller Rapite dagli UFO (ed. Mediterranee, 1996) ha presentato forse per la prima volta pubblicamente questo fenomeno raccontando le storie di giovani donne che ritenevano di essere state rapite da esseri alieni.

Vanishing Twin, Con tale termine si tende oggi a classificare quei fenomeni in cui all'interno di una normale gravidanza il feto sembra scomparire dopo il primo trimestre di gravidanza. Tale sparizione sembra essere il più delle volte immediata quanto inconcepibile anche per la stessa medicina ufficiale, da qui la denominazione di “Fenomeno dei Feti Fantasma”. Il Dr. Kurt Benirschke, Professore di Patologia e Medicina Riproduttiva, ha affermato che dall'avvento della sonografia le prove tangibili riguardanti il fenomeno dei feti fantasma sono diventate un serio argomento scientifico, oltre che argomento ben documentato. Si tratta di un fenomeno che formalmente esiste ma oggi la scomparsa di feti, in gravidanze singole o multiple, è stata identificata solo occasionalmente.

La presenza iniziale di gemelli durante le gravidanze è stata accertata principalmente attraverso radiografie effettuate nei mesi di gestazione, o quando le placente venivano esaminate dai medici. Nel 1989 venne coniato da Elizabeth Noble il termine “fenomeno dei feti fantasma”. Un nome così particolare venne coniato perché questa ricercatrice notò che il 4% delle gravidanze da lei studiate presentavano un feto gemello che misteriosamente scompariva verso il terzo mese di gravidanza, sparendo senza inoltre lasciare traccia evidente nell'utero. La sparizione di feti dall'utero materno (ed è bene ricordare che non ritratta di aborti ma di vera e propria scomparsa di un feto) sembra essere percentualmente più elevata in casi di gravidanze gemellari, anche se esiste una piccola percentuale di casi in cui tale sparizione avviene in gravidanze singole.

Recenti studi sembrerebbero testimoniare come questa patologia (se così possiamo chiamarla) non sia un frutto recente delle nostre acquisizioni scientifiche, ma sia molto più vecchia di quanto si possa ritenere. Solo dopo l'acquisizione di strumenti ecografici e sonografici, principalmente, e di altri strumenti diagnostici siamo riusciti ad evidenziare e a testimoniare questa sindrome. Molti detrattori hanno da sempre affermato che i feti fantasma non fossero altro che il frutto di gravidanze isteriche, di rari fenomeni testimoniati dalla medicina in cui durante gravidanze gemellari un feto viene letteralmente “assorbito” dall'altro (1), oppure di altre patologie dai ben più chiari risvolti.

Non sono rari i casi in cui a seguito di sonogrammi in cui sono presenti i due gemelli, un embrione sembra letteralmente sparire dall'utero materno non lasciando quasi traccia del proprio passaggio, anche ad un esame attento della placenta. S. Levi ha studiato oltre 6.000 gravidanze ai primi mesi di gestazione attraverso la sonografia. Le sue scoperte sono state estremamente interessanti sia per il mondo della medicina che per quello della ricerca scientifica, su 188 casi di gravidanze gemellari identificate, solo 86 si sono trasformate in parti gemellari, nei restanti casi il feto scompariva. Ovviamente questo significava – in base ai dati oggettivi ritrovati da Levi - che durante le gravidanze gemellari in una piccola percentuale dei casi un solo bambino veniva alla luce, lasciando dietro di sé il dubbio sulla fine dell'altro feto. Secondo alcune recenti teorie (per tutti i riferimenti presenti rimandiamo alla bibliografia) gli embrioni dei gemelli morti potrebbero essere incorporati, o riassorbiti, all'interno della membrana della placenta, assolvendo così al mistero della mancanza di un “corpo del reato”. Non sembra però così semplice perché in diversi casi presenti in letteratura gli embrioni/feti scomparivano verso i tre mesi di gravidanza e soprattutto talmente repentinamente da non poter giustificare un assorbimento così rapido.

La letteratura in merito è ancora molto scarna, ed i pochi studi scientifici condotti fino ad oggi non riescono pienamente, in molti casi minimamente, a giustificare tale fenomenologia. Ci potremmo chiedere a questo punto quale sia la correlazione che lega la scomparsa dei feti al fenomeno dei rapimenti alieni! Nella letteratura sulle abductions (il passaggio in questo caso è su una classificazione di casi ritenuti genuini) non è raro trovare soggetti che affermano di aver perso un figlio o di averlo letteralmente “smarrito” dopo pochi mesi di gravidanza. Si è sempre cercato di spiegare tale fenomeno come frutto di un aborto o di gravidanze isteriche o ancor più come la “mano omicida di chi affermava di essere stato rapito dagli alieni” (portando in diversi casi i soggetti ad essere rinchiusi in manicomio). Ma realmente che cosa possiamo affermare su queste misteriose sparizioni? La medicina ci dice che esiste una fenomenologia, non ancora pienamente capita, in cui potremmo collocare i casi di sparizione di feti di donne che affermano di essere state rapite da esseri extraterrestri.

Esiste anche una notevole letteratura in merito (vedi prevalentemente gli studi compiuti da Hopkins, Jacobs e Mack) che ci dice come donne rapite si trovano dopo pochi mesi di gestazione a vedersi scomparire il feto dal proprio utero. Il salto logico ovviamente è legittimo, in certi casi oltre all'abduction il soggetto (in questo caso la donna) subisce l'asportazione del proprio feto. Molti soggetti trattati in ipnosi regressiva testimoniano proprio tale asportazione. Ma nei casi in cui la donna non sembra rientrare nei casi di prelievo IR4 – IR5, che cosa potremmo affermare? Se da una parte il fenomeno delle abductions è ancora duramente combattuto, seri studiosi sono riusciti nel corso degli anni a testimoniare che qualcosa di anomalo effettivamente avviene, qualcosa che sfugge totalmente alle nostre leggi e alla nostra comprensione, potremmo guardare gli studi e le testimonianze raccolte in questa monografia per averne una prova. Diventa logico a questo punto operare un distinguo, che ci lasci la mente libera da preconcetti e che ci permetta di studiare il fenomeno nella sua interezza.

Considerando altamente probabile che esistano dei veri rapimenti alieni, la cui percentuale però sulla casistica generale andrebbe molto ridimensionata, e quindi sarebbe ipotizzabile che l'impianto o l'espianto di un feto possano costituire parte di un progetto di studio (o di manipolazione secondo altri) operato sulla nostra specie. Dall'altra parte abbiamo un mistero medico, perché tale rimane tuttora, in cui feti per vari motivi sembrano scomparire dalla placenta. Dalla parte dei rapiti abbiamo dei ricordi di prelievo e studio operati da esseri extraterrestri, mentre nei soggetti normali tale fenomeno avviene senza che ci sia apparente interazione con entità aliene. Potremmo trovarci davanti, come è stato più volte ipotizzato nel caso delle abductions, davanti ad una fenomenologia che si esplica su di un percorso bilaterale; una patologia/fenomenologia medica ancora oggi poco compresa e una piccola percentuale in cui realmente è ipotizzabile una interazione tra esseri esogeni al nostro pianeta ed una loro interazione con donne in stato interessante.

Nel caso della patologia medica, pur rimanendo molti quid inspiegati, esisterebbero minimi dati scientifici che potrebbero giustificare una scomparsa di un feto, nei casi in cui però ci troviamo davanti a soggetti rapiti tali quid sembrano non permetterci minimamente di accostarci al fenomeno per poterlo comprendere con una chiave di lettura medica. Questo potrebbe suggerirci che non sia così semplicisticamente facile poter generalizzare tali fenomeni al punto da rigettarli come spiegabili o frutto di paranoie. Purtroppo la ricerca in questo campo sembra essere agli albori in tutti e due i casi, (sia in quelli medici che in quelli assoggettabili a rapimenti alieni) e questo non ci permette ancora di possedere dati sicuri e oggettivi su questa fenomenologia. Come nel caso delle abductions propriamente dette i ricercatori italiani (C.S.A. in primis) si stanno muovendo per comprendere meglio il fenomeno, aperti però a quelli che potrebbero esseri sia punti di vista alternativi, sia punti di vista strettamente medici. Solo il futuro, e la ricerca, potranno fornirci maggiori dati a riguardo...

November 21, 2008

Vladimir Azhazha

Il presidente dell’Accademia Applicata di Ufologia, l’accademico Vladimir Azhazha, è considerato il padre fondatore della Federazione russa di ufologia. Ha condiviso le sue conoscenze sugli alieni con Mikhail Gorbachev e Boris Yeltsin, che successivamente ha confermato il suo status di capo scientifico nazionale di ufologia. 

L’accademico ha da poco compiuto il suo 80° compleanno e sta attualmente lavorando su una vasta collezione di libri (dieci volumi) dedicati agli UFOs. E’ ovvio che la scienza tradizionale non tratta seriamente l’ufologia. Vladimir Putin ha detto che non ha mai creduto in esseri extraterrestri. “Putin è un uomo dei servizi segreti. Mikhail Gorbachev è stato il primo e ultimo leader in Russia ad aver riconosciuto il problema degli oggetti volanti non identificati. Abbiamo creato il centro pubblico di ufologia, che aveva delle regola durante la mia supervisione. Migliaia di ufologi hanno lavorato per me dal 1990 al 1995. 

"Abbiamo raccolto tonnellate di informazioni per dimostrare l’esistenza degli UFOs. Ci sono altre civiltà nel cosmo. Non importa se lo vogliamo o no”, ha detto lo scienziato. “Il termine extraterrestre non è del tutto corretto. Non vi è nessuna prova che gli alieni provengono da altri pianeti. Nessuno sa da dove vengono. Non è escluso che provengono da civiltà che si trovano in mondi paralleli, o dal mare. La scienza moderna sa molto poco di cosa succede nelle profondità degli oceani”, crede Vladimir Azhazha. “Ci sono stati incidenti con oggetti non identificati a Mariana Trench. Sono un sommergibilista, anche se non ho mai visto una cosa del genere. Una volta abbiamo incontrato un insolito animale in mare, anche se non siamo riusciti a determinare e classificare l’animale. E’ stata una creatura a forma di lyra. 



Satelliti degli Stati Uniti hanno ottenuto varie fotografie a infrarossi del Messico, Bolivia e Cile nel 1993. Le immagini hanno mostrato grandi oggetti fino a 450 km di diametro, che volano sulle città. E’ il posto da dove provengono tutti. Voi probabilmente realizzerete che probabilmente sto fantasticando alla mia età. I miei fatti dimostrano che gli alieni usano acqua dolce come combustibile per i loro aeromibili. Essi decompongono l’ acqua in ossigeno e idrogeno. In Australia, un UFO è stato visto atterrare su un serbatoio, con all’interno 38 tonnellate d’ acqua. Quando è scomparso non è stata rilevata acqua all’interno del serbatoio. Vi era un odore di ozono nell’aria. 

Quindi è chiaro che c’è stata decomposizione dell’ acqua in ossigeno e idrogeno compresso e quest’ultimo sotto la pressione di diverse centinaia di atmosfere. Noi non saremo mai in grado di portare un secchio di mercurio, perchè esso pesa 130 chilogrammi. Se vogliamo comprimere l’ idrogeno, un camion non sarà in grado di spostare un cucchiaio di esso. Ci sono molte basi di UFO in Russia. Molte di loro possono essere trovate nella zona del lago Ladoga e del lago Baikal, così come sulla penisola di Kola. Ci sono molte basi sui Pirenei e l’Himalaya. Gli alieni sono in grado di controllare la mente umana. Essi possono a volte rapire un essere umano e impiantare un piccolo chip all’interno di esso, anche se non sappiamo perchè o per cosa lo fanno. 

Tale chip è stato trovato all’interno del cranio di Napoleone, quando i ricercatori francesi sono stati autorizzati ad esumare la sua tomba. Non è escluso che altri eminenti leader a livello mondiale come Winston Churchill, ad esempio, abbiamo avuto nelle loro teste dei chip. Non so proprio cosa abbiamo di attraente per gli alieni. E’ bello sapere che non abbiamo avuto, ancora, qualsiasi forma di aggressione. Dischi volanti possono essere trovati scolpiti nelle roccia, dagli uomini di Neanderthal. E i dischi volanti non sono cambiati da allora. Se gli alieni volevano studiare noi, lo avrebbero fatto già da tempo. 

Essi non hanno bisogno di esplorarci, hanno un altro scopo. Vorrei dedicare maggiore attenzione ai rapimenti. Essi prelevano dagli esseri umani ovuli e sperma. Ci sono stati molti incidenti in cui donne rapite, al loro ritorno si sono trovate gravide. Penso che gli ibridi che vengono alla luce, a seguito di contatti con gli alieni, possono vivere in mezzo a noi. Michael Phelps, che ha vinto otto medaglie alle Olimpiadi di Pechino, potrebbe essere uno di loro.”

July 18, 2008

Italiani sulle tracce degli Ufo Indagine nel cuore della Siberia

Saranno forse i ricercatori italiani a svelare l'enigma di Tunguska che resiste dal mattino del 30 giugno 1908, quando alle 7,14 un misterioso oggetto di forma oblunga, più luminoso del sole, attraversò il cielo e precipitò nei pressi del fiume Podkammennaya Tunguska, in una regione abbandonata da Dio e dagli uomini della Siberia centrale, dove la taiga si fa palude e il suolo resta ghiacciato per almeno otto mesi l'anno.
In questi giorni a Vanavara, sperduto paese della regione siberiana di Krasnojarsk, festeggiano il centenario del Grande Impatto, nella nuova piazza hanno installato un monumento che riproduce un meteorite, e per le strade si vedono in giro facce nuove, gente abbigliata come Indiana Jones, persone che hanno per idolo il mitico Leonid Kulik, il primo esploratore che nel 1927 osò avventurarsi nella Grande Terra Morta, oltre il fiume Podkammennaya Tunguska, un affluente dello Jenissej: sono i turisti dell'impossibile, i cacciatori di Ufo, gli indagatori dei segreti più tenebrosi. Perché a Tunguska successe qualcosa che ancora dopo un secolo nessuno è riuscito a scoprire. Fu l'impatto più violento e devastante della nostra era: si levò un'immensa colonna di fuoco che raggiunse i quindici chilometri d'altezza. Il boato fu udito a centinaia di chilometri di distanza.

I treni della Transiberiana, 500 chilometri più a sud, rischiarono di deragliare. Un'onda incandescente carbonizzò ottanta milioni di betulle ed abeti, un'area di oltre 2mila chilometri quadrati si trasformò in un deserto di cenere e di fango radioattivo, fu come se fosse scoppiata mille volte la bomba di Hiroshima, si valuta oggi che la potenza dell'esplosione fosse di 15 megaton. Gli osservatori geofisici registrarono violente tempeste magnetiche, sino in Europa Settentrionale.
Cominciò a cadere sulla Siberia pioggia nera, e gli sciamani predissero disgrazie e morte per la Russia. I quotidiani Krasnoyarets e Sibir riportarono drammatiche testimonianze. La più celebre è quella del contadino Semen Semenov di Vanavara, un paese che distava dal luogo dell'impatto circa settanta chilometri: "Ero seduto in casa per far colazione nella fattoria, esposta a nord. D'improvviso vidi che proprio a nord, sopra la strada per Tunguska di Onkoul, il cielo si era diviso in due e il fuoco appariva in alto e si estendeva sopra tutta la foresta. La spaccatura in cielo si allargò e tutta la parte nord si coprì di fuoco. Per un attimo persi i sensi. Mia moglie uscì fuori e mi accompagnò in casa. Dopo di ciò, arrivò un tal fragore, come di rocce che cadevano o di cannoni che sparavano, e la terra tremò".

I vetri delle finestre andarono in frantumi. L'ondata di calore danneggiò le coltivazioni. I contadini maledirono quel giorno. Oggi, invece, frastornati dall'insolito traffico, dai visitatori e dalle autorità che si presentano a Vanavara col seguito di cameramen, giornalisti e scienziati, benedicono il "corpo celeste" che piovve dal cielo, "brindiamo alla salute del meteorite!" si sente dire in questi giorni di festa e ricorrenze, e in cuor loro gli abitanti del paese sperano che il mistero non venga mai svelato: "Molti dicono che noi paghiamo gli scienziati affinché non risolvano l'enigma", scherza Jaroslav Malashyj, capo dell'amministrazione provinciale di Evenkia.

E in effetti, attorno al mistero di Tunguska ci sono più dispute che certezze. Chi aveva ucciso la taiga? Chi aveva sterminato migliaia di renne, distrutto foreste per una regione vasta quanto le Marche? Un asteroide di pietra? Una cometa di ghiaccio? Oppure, come ipotizzano i "cacciatori" d'Ufo, un'astronave aliena esplosa mentre sorvolava la Terra? Lo scienziato Kulik suppose che la causa fosse un meteorite di ferro e nichel. Per dodici anni setacciò la zona. Ma non trovò un solo grammo di quel meteorite.

Durante una conferenza presso l'Accademia delle Scienze russa, il team capeggiato da Giuseppe Longo, professore di fisica all'università di Bologna ha annunciato di avere scoperto le tracce di un probabile cratere d'impatto: il lago di Ceko, a 8 chilometri dall'epicentro dell'esplosione. La speranza di Longo e dei suoi collaboratori è di recuperare un frammento dell'oggetto cosmico. Longo e il suo gruppo si occupano di Tunguska dal 1991: poco per volta, ipotizzarono che la deflagrazione nell'atmosfera di un asteroide o di una cometa avesse determinato la formazione del lago Ceko, vicino al fiume Kimciu. La sua forma a imbuto, leggermente ellittica, è molto diversa da quella tipicamente piatta degli altri laghi siberiani. A volte, basta una semplice intuizione a risolvere il più intricato dei misteri.

July 15, 2008

UFO: CONFERME RADAR SUL CASO STEPHENVILLE

A distanza di sei mesi, grazie alle richieste del MUFON tramite il Freedom of Information Act, i dati ufficiali. Sono passati già sei mesi dall'avvistamento di massa di Stephenville in Texas, che ha svolto il ruolo di "testa d'ariete" sui media mondiali, sfondando quel muro di diffidenza, di omertà e di ridicolo, che da sempre impedisce una corretta diffusione dell'informazione ufologica.
Da quell'otto gennaio, qualcosa è cambiato, nella qualità e nella quantità di notizie sul fenomeno e non solo negli USA dove ormai i colossi dell'informazione danno spazio quasi settimanale ad approfondimenti ufologici.
Complice sicuramente anche il trend di avvistamenti in tutto il mondo, molti dei quali collettivi o segnalati da testimoni istituzionali, che, in costante crescita, ha fatto si che l'episodio texano non rimanesse isolato e che l'attenzione intorno al fenomeno non si spegnesse per l'ennesima volta, come già successo in casi altrettanto eclatanti, quali, tra i più recenti, l'UFO flap in Belgio del 1990 o il video dell'aeronautica militare messicana del 2004.
Hanno contaminato questa epidemia mondiale di avvistamenti, anche dichiarazioni ufficiali sul fenomeno UFO, come quelle della chiesa o dei ministri giapponesi, nonché la divulgazione pubblica degli x-files da parte del governo inglese e di quello ecuadoregno, che ha realizzato dei veri e propri reportage video su ogni singolo caso.
Siamo solo a metà dell'anno e possiamo già affermare senza timore di smentita, che questi sei mesi hanno sicuramente dato inizio ad una svolta, su come viene percepito il fenomenoc sia dalla popolazione che dalle fonti di informazione e il 2008 verrà sicuramente ricordato negli annali dell'ufologia.
Tornando al caso Stephenville, proprio ieri il Larry King Show sulla emittente americana CNN, è tornato per la seconda volta sulla vicenda, invitando questa volta in studio gli esperti del MUFON (Mutual Ufo Network), che nelle settimane passate hanno condotto delle indagini approfondite sul campo.
Il risultato di queste indagini in un primo momento sembrava quasi "screditare" quelle che erano le numerose testimonianze delle persone coinvolte nell'avvistamento di Stephenville, ma la conferma ufficiale arriva a sorpresa proprio dai tracciati radar dell'aeronautica americana, quella stessa che sul momento aveva negato tutto.
Recentemente infatti, a seguito di ben 10 richieste tramite FOIA (Freedom of Information Act), gli investigatori del MUFON sono venuti in possesso dei rapporti ufficiali riguardo all'evento, comprese le rilevazioni radar ed hanno stilato un dettagliatissimo resoconto, che conferma inequivocabilmente quanto testimoniato dai residenti di Stephenville, che potranno infine essere fieri di aver avuto il ruolo di "pionieri", in una battagli di divulgazione così clamorosa.
Secondo il rapporto del MUFON, che contiene in allegato anche i documenti ufficiali dell'aeronautica americana: "Il radar ha individuato un oggetto alle 19.20 a circa 2,8 miglia a sud-ovest della casa di Gaitan, che viaggiava in direzione sud-est. Questo coincide con le descrizioni e con l'orario del resoconto dell'agente. Alle 19.36, sempre secondo i tracciati radar, l'oggetto avrebbe cambiato improvvisamente rotta dirigendosi a nord e accelerando a 1,900 miglia orarie, per poi ritornare appena un minuto dopo sui suoi passi e riprendere la rotta originaria verso sud-est.".
L'amministrazione dell'Aviazione Federale quindi conferma la presenza di un oggetto volante non identificato sopra l'area di Stephenville-Dublin.
Secondo i dati raccolti dal MUFON e ben sintetizzati nel suo rapporto, il radar della FAA avrebbe raccolto i segnali di diversi velivoli muoversi sulla zona, proprio in quella fascia oraria e nessuno di essi di tipo militare e dotato di trasponder per l'identificazione.
Questo confermerebbe anche la diversità nelle forme segnalate dai testimoni, che variano dal singolo oggetto lungo un miglio e largo centinaia di metri, fino alla segnalazione di 8 luci molto intense, osservate mentre volavano cambiando costantemente colore e formazione
Il radar ha addirittura seguito il segnale di un oggetto volante verso il ranch Crawford dei Bush, per oltre un'ora.
Secondo il rapporto questo particolare oggetto, avrebbe proseguito lentamente alla velocità quasi stazionaria di 60 miglia orarie, per poi accelerare a 532 miglia orarie in 30 secondi.
Alcuni dei testimoni, compreso lo stesso Gaitan, hanno detto invece di aver visto due grandi luci violacee muoversi molto lentamente.
Sembra che per tutta la durata dell'evento, nessun jet militare abbia seguito o raggiunto in qualche modo questo velivolo sconosciuto.
Da segnalare anche in questo caso il ruolo che definire "ambiguo" è un eufemismo, dell'aeronautica americana, che inizialmente aveva negato alla "Associated Press", qualsiasi coinvolgimento dei propri mezzi durante la fascia oraria interessata. Il portavoce Karl Lewis della base aeronautica "301° Fighter Wing", ha attribuito poi l'errore a un difetto di comunicazione interna tra la base e gli uffici, rendendo noto che i testimoni in realtà avevano visto solo i loro jet militari, scambiandoli per ufo.
Infine a distanza di sei mesi, arrivano i tracciati radar e i rapporti ufficiali, che dimostrano inequivocabilmente come l'aeronautica americana fosse ben al corrente da subito di quanto stava realmente avvenendo nei cieli di Stephenville e che si trattava di uno o più oggetti volanti non identificati e non dei propri jet.
Ma non finisce qui... alla stessa amministrazione del MUFON è stato intimato da una agenzia governativa di rimuovere dal loro sito la pagina dedicata al caso texano. Ecco la traduzione di quanto appariva fino a poche ore fa sul sito del MUFON, su cui ora è rimasto solo il rapporto in pdf che alleghiamo al presente articolo, a cui viene data una visibilità minima, tanto è vero che abbiamo faticato anche noi nel rintracciarlo, tra le pagine del sito MUFON: "Comunque sotto la responsabilità di una agenzia governativa, mi è stato intimato di rimuovere la pagina da internet. Le motivazioni che ci sono state date è che queste informazioni e teorie potrebbero causare "panico pubblico e sfiducia nel governo". Per paura che mi venisse fatto chiudere tutto il sito, anche se a malincuore, ho cancellato la pagina dedicata al caso Stephenville dal server. E' stata disponibile solo per qualche ora. Spero solo che questo episodio convinca gli scettici che il nostro governo, così come i governi di altri paesi, stanno tenendo nascoste al pubblico informazioni sul soggetto UFO.".
Dopo la censura alla giornalista Angelina Joiner che per prima si occupò del caso sul quotidiano locale, dopo le intimidazioni verbali e fisiche ad uno dei testimoni principali Ricky Sorrells, da parte dei militari, a quanto pare il governo americano ha ritenuto opportuno scadere ancora più in basso. Ci viene da chiederci a questo punto, con quale pudore adduca come giustificazione alla esplicita richiesta di censura al MUFON, quella di prevenire "sfiducia nel governo".
Forse il governo in questione farebbe meglio a preoccuparsi di come riacquistare la fiducia dei suoi cittadini, dato che da perdere dopo questo episodio non ha più niente.



Rapporto completo del MUFON

June 07, 2008

Shock culturale o tragica farsa per gli sciocchi?




In queste ultime settimane, si susseguono a ritmo serrato, le dichiarazioni ufficiali circa la possibilità che esistano delle civiltà extraterrestri: non solo enti ufficiali rilasciano dossiers relativi ad avvistamenti U.F.O., ma autorità religiose (ebree, islamiche e cattoliche) si pronunciano sulla conciliabilità della fede in Dio e la presenza di star nations.

Non è una reale novità, perché sappiamo che già in passato alcuni esponenti religiosi, come Monsignor Balducci, si erano espressi in proposito, affermando che l'esistenza di alieni nell'universo non mette in discussione in alcun modo le verità della fede cristiana, anzi tale eventualità dimostra l'infinito potere del Creatore. Non mi soffermerò sugli aspetti teologici della questione, ma su quelli politici ed esopolitici.

Da decenni molti investigatori ufologici sono impegnati con alacrità nel cosiddetto disclosure, ossia una politica volta a convincere le autorità a divulgare informazioni riservate su avvistamenti di O.V.N.I. e su contatti con extraterrestri. Questi ricercatori pensano che i vertici militari e politici siano contrari a rivelare tutto ciò che sanno per evitare uno shock culturale che colpirebbe l'umanità, qualora dovesse accettare l'idea che non siamo soli nell'universo. Ciò, in parte, è vero, ma, a mio parere, confligge con lo scopo ultimo della Cabala, cioè la diffusione dell'anomia, uno scenario di indescrivibile confusione sociale, economica, politica, climatica... Approfittando di tale caos, secondo la nota prassi, Ex chaos ordo, il governo segreto potrebbe trovare il pretesto adatto per l'instaurazione del Nuovo ordine mondiale.

Quali sono i veri motivi quindi che spingono il governo ombra di cui chiese e governi sono filiazioni, a diffondere notizie su nazioni dello spazio, accreditando talora l'immagine di esseri pacifici, ma sottilmente insinuando che occorre prepararsi ad un conflitto contro civiltà ostili?

La Cabala ha probabilmente scritto un copione, avvalendosi delle sue agenzie preposte alla disinformazione e che propalano una verità intrecciata a mille menzogne: l'obiettivo ultimo, come ho scritto altrove, potrebbe essere la demonizzazione di civiltà benevole e, nel contempo, l'ostentazione delle inesistenti virtù di esseri malvagi e predatori presentati come i salvatori. Mentre molti studiosi e testimoni, all'interno della comunità ufologica, sono in fibrillazione, attendendo un catartico contatto con gli extraterrestri, premessa di una nuova era fondata sulla fratellanza universale, Maurizio Baiata, voce fuori dal coro, appare, invece, guardingo, se non scettico. Infatti l'ex direttore di Area 51 scrive nel fondo Grazie, Signore, grazie.

Sconcertante è stato vedere uno speciale del TG2 delle 20.00 di mercoledì 14 maggio, composto da tre servizi interamente dedicati agli U.F.O. ed alla possibilità di vita intelligente nello spazio. Il messaggio ecumenico sulla possibilità che ET esista e che sia pure "nostro fratello" deriva dalle ultime dichiarazioni all'Osservatore Romano (ne ha rilasciate altre in passato, pressoché identiche) del direttore della specola vaticana, padre José Gabriel Funes, che ha fatto da apertura al pezzo. A corollario, si è parlato dei recenti avvistamenti di Stephenville, Texas e del nuovo rilascio di files U.F.O. britannici. [...]

Eh già, perché si vuole credere che l'enciclica di padre Funes sia da ricollegare ad avvenimenti che stanno per accadere e che i governi, con i loro rilasci sistematici e centellinati, stiano anticipando, come se l'organo della Santa Sede avesse l'autorità sufficiente per convincere i governi a tirare fuori dai cassetti documenti top secret sugli U.F.O. e gli alieni. [...] Il bello è che si inneggia, assistendo a queste messinscene, al fatto che il momento è importante e che noi ufologi ce lo dovremmo vivere in contemplazione e gaudio, supinamente in attesa del giudizio finale che, fra il 2008 e il 2012, dicono gli aruspici della new age, già stiamo tutti vivendo.

Una massa di persone che auspicano l'arrivo degli alieni di Nibiru o di altri pianeti (di extrasolari e in avvicinamento sembrano scoprirne uno al giorno), perché le cose vengano messe a posto. Certamente. Ci penseranno gli U.S.A. e la Cina a farci fare un sereno ritorno al Creatore, in compagnia dei pochi eletti, i credenti negli ET buoni di Carlo Rambaldi.

Quelli che, invece, credono nella realtà del fenomeno abduction e nelle finalità per nulla positive di chi le esegue, saranno condannati a morire qui sulla Terra, gli occhi sbarrati a guardare lo spettacolo terribile di grandi e piccole astronavi multicolori che saettano in alto nel cielo, abbandonandoci al nostro destino.

Ma noi non ci saremo Nel suo editoriale Baiata si mostra scettico sull'eventualità che gli esecutivi svelino verità scottanti, evoca il fenomeno dei rapimenti come dimostrazione che i visitatori di altri pianeti (tutti? ma sono visitatori o esseri interdimensionali?) sono animati da intenzioni ostili. Inoltre non crede che il Vaticano possa indurre Stati Uniti e Cina ad aprire i loro armadi pieni di scheletri: su questo ultimo punto sono perplesso, poiché reputo, invece, che sia Roma a stabilire l'agenda esopolitica. Dunque considerare la posizione e le iniziative della Chiesa di Roma-Babilonia mi pare utile per tentare di stabilire quali saranno i prossimi passi della sinarchia in merito alle questioni esopolitiche.

Baiata comunque non sembra nutrire molte speranze nel futuro, paventando futuri conflitti cui gli alieni assisteranno indifferenti o ai quali parteciperanno, schierandosi con una potenza o con l'altra o, attraverso un doppio gioco, con entrambe, come accadde forse già durante la Seconda guerra mondiale, quando alcune frange extraterrestri si allearono con Hitler, a sua volta finanziato e sostenuto da Vaticano, Stati Uniti e Gran Bretagna.

Lo scenario che si prospetta non è molto confortante, sebbene non si debba perdere di vista il fine di trasformare, attraverso una reale presa di coscienza ed un'efficace divulgazione della verità, il fine di riappropriarci del nostro destino, da troppo tempo alla mercé di forze oscure, terrene o non terrene, poco importa.

May 14, 2008

Ufo, Londra mette online gli archivi segreti

Gli Archivi nazionali di Londra hanno messo online sul proprio sito www.nationalarchives.gov.uk/ufos diversi documenti del ministero della Difesa, aventi come tema centrale l’avvistamento di «oggetti volanti non identificati».
Per ora sono stati pubblicati otto di questi documenti, redatti negli anni tra 1978 al 1987, ma il sito web assicura che nei prossimi quattro anni saranno resi noti tutti i 160 documenti stilati dal Ministero della Difesa. Secondo quest’ultimo la decisione di aprire questo archivio segreto è stata presa in ottemperanza al «Freedom of information Act» e anche per combattere le numerose informazioni false che accusavano il governo britannico di essere a conoscenza di chissà quali verità sugli alieni e di tenerle nascoste.
Nel corso degli ultimi 60 anni l’intelligence britannica avrebbe indagato su oltre 11.000 casi di avvistamenti di «oggetti non identificati»: queste scrupolose ricerche sarebbero state portate avanti perchè il ministero della Difesa temeva che dietro questi oggetti sconosciuti si nascondessero nuovi armi di spionaggio usate dall’Unione Sovietica o dai paesi nemici. E’ interessante notare che nel 1978, un anno dopo l’uscita del celebre film di Steven Spielberg «Incontri ravvicinati del terzo tipo» le segnalazioni di avvistamenti di Ufo da parte dei cittadini britannici quasi raddoppiarono, passando dalle 435 del 1977 alle 750 dell’anno seguente.
Fra le molte segnalazioni le più numerose riguardano avvistamenti di dischi volanti e di veri e propri alieni. E’ il caso raccontato nel documento del 1983, catalogato sotto la sigla «Defe 24/1925», in cui un 78enne pescatore inglese dichiara di aver parlato con degli extraterresti, sbarcati da una navicella. Sempre nello stesso file è presenta una lettera del 1985 indirizzato al Ministero della Difesa in cui un cittadino narrava di aver assistito all’abbattimento di una navicella spaziale da parte di un altro disco volante sul fiume Mersey, nell’Inghilterra del Nord; sempre nello stesso documento vi è il racconto di un altro cittadino che spiega di aver stretto amicizia con un extraterrestre di nome Algar. Un’altra lettera del 1985 narra di un uomo che si dichiara in contatto con gli alieni da quando aveva 7 anni e che afferma di aver visitato due basi aliene nella penisola di Wirral e nella contea di Cheshire.
«La maggioranza di queste persone sono cittadini comuni che hanno visto qualcosa di inusuale e hanno pensato di doverne parlare» afferma il professore e esperto di storie di Ufo David Clarke della “Sheffield Hallam University” .
Tuttavia tra i testimoni non mancano insospettabili aviatori della Raf (Royal Air Force), piloti dell’aviazione civile e controllori di volo britannici. Proprio un pilota di un aereo civile avrebbe dichiarato nel settembre del 1986 di aver avvistato una navicella spaziale che sarebbe passata a poche miglia dall’aereo che stava pilotando. Egli afferma di aver pensato che quello che aveva visto poteva essere un meteorite o un missile, ma poi taglia corto: «Se fosse stato un missile, io e il mio equipaggio non ci saremmo tanto spaventati».

STORIA DI UN UFO CRASH

Un Colonnello dell'Us Air Force, ex pilota di aerei da caccia, ha affermato di aver inseguito nel 1955 un UFO per tutto il West Texas fino a vederlo precipitare vicino al fiume Rio Grande, in prossimità di Del Rio, Texas. Recatosi sul luogo dell'incidente vide un oggetto metallico molto diverso rispetto agli aeromobili convenzionali, schiantato sul fianco della collina.

Decorato nella Seconda Guerra Mondiale e Veterano della guerra in Korea, Robert B. Willingham di 82 anni, ha rivelato il suo strano episodio accaduto nel 1955 nel nuovo libro intitolato "L'altro Roswell: UFO Crash alla frontiera Texas-Messico", scritto dai ricercatori UFO Noe e Ruben Torres Uriarte. Gli stessi autori hanno pubblicato in precedenza anche il libro: Mexico's Roswell: The Chihuahua UFO Crash - che racconta un presunto UFO Crash avvenuto sempre nella zona.



Noe Torres (sinistra) e Ruben Uriarte (destra) nella zona dell'UFO Crash di Chihuahua (gli stessi autori su questa storia hanno pubblicato il libro: Mexico's Roswell: The Chihuahua UFO Crash).


"E' una delle più incredibili storie che io abbia mai sentito", ha detto Uriarte, veterano nelle ricerche UFO impegnato da 25 anni nel settore e direttore del UFO Network (MUFON) nel Nord della California. "Raramente si dispone di un testimone oculare di tale levatura e altamente credibile, che assistette ad un evento di questa portata ed e' significativo che riporta queste informazioni generalmente sotto il controllo delle varie Agenzie di Intelligence.

Willingham, che vive vicino a Wichita Falls, e' stato uno dei primi aviatori di Jet Americani, nel periodo in cui ci fu la transizione dagli aerei ad elica. Fu anche il periodo in cui gli avvistamenti diventarono frequenti in tutti gli Stati Uniti, soprattutto attorno alle Basi Militari Top Secret.

"Faceva parte di un gruppo di aviatori di Jet F-86 che avevano il compito di scortare il bombardiere B-47 nel West Texas," dice Noe Torres, un docente, ricercatore, e membro del MUFON in Texas. "Fu una guerra fredda simulata progettata per far fronte al pericolo Russo nel caso di un conflitto nucleare."

Gli eventi.

Un messaggio radio mise in allerta Willingham e altri jet della sua squadriglia circa un velocissimo UFO che si stava avvicinando verso il Texas a nord-ovest degli Stati Uniti. Improvvisamente entrò nella loro visuale, notarono una luce molto brillante - come una stella luminosa vista da un telescopio" ."Risplendette in tutto il cielo e tutti poterono notarla. Grazie alla posizione in cui si trovava, Willingham riuscì a notare meglio degli altri cosa accadde all'oggetto.

Willingham stimò che l'oggetto viaggiava a circa 2,000 miglia orarie, e lo vide compiere un improvvisa curva a 90 gradi, senza che questo perdesse velocità. Quando l'UFO proseguì verso la frontiera Texas-Messico, Willingham ricevette il permesso di lasciare la formazione e inseguire l'oggetto con il suo F-86 Fighter. Seguì la scia di vapore dell'oggetto fino a Del Rio, Texas, dove lo vide ondulare e scendere rapidamente.

Il pilota sorpreso dagli eventi, vide l'UFO precipitare verso il Rio Grande, e nello schianto l'oggetto misterioso fece un solco lungo circa 300 yard prima di depositarsi nel fianco della collina di sabbia. Willingham dopo aver sentito tante discussioni sugli UFO, rimase sorpreso nel vederne uno schiantarsi al suolo. Ritornò verso la propria squadra con l’intenzione di recarsi al più presto nella zona dell’impatto per capire cosa fosse successo.

L'aviatore ritornò alcune ore dopo nella zona dello schianto e notò che un gran numero di soldati Messicani aveva presidiato la zona. Avevano recintato tutto attorno e non consentirono a Willingham di proseguire, cosi perse le tracce del relitto. Tuttavia quello che vide gli cambiò la vita per sempre.

Prima di abbandonare la zona, su insistenza dei militari messicani, Willingham raccolse un detrito di metallo molto strano che era grande come il palmo di una mano. Tentò di bruciarlo, tagliarlo e deformarlo, ma non fu in grado di intaccarlo. Si convinse che non poteva essere un detrito proveniente da un oggetto di questo mondo.

April 05, 2008

UFO crash di Roswell: viaggio alla ricerca delle tracce

Nel luglio 2007 si è celebrato il 60° anniversario dell'incidente di Roswell. Per coloro che non conoscono l'accaduto, l’UFO crash di Roswell riguarda un fatto che risale attorno al 2 luglio 1947, nel deserto vicino a Roswell, nel New Mexico. Alcuni rottami furono trovati dall'allevatore di pecore Mac Brazel, proprietario del ranch Foster.
Mac, assieme ai suoi vicini di ranch Procotors, prese questi strani frammenti per poi recarsi dallo Sceriffo di Roswell. Lo Sceriffo Wilcox, appena informato, chiamò la Base Aereo-Militare di Roswell che gli inviò il funzionario Maggiore Jesse Marcel per indagare. Marcel e il suo collega Sheridan Cavitt si recarono al ranch Forest per recuperare i frammenti e riportarli alla Base. Marcell, prima di arrivare a destinazione, si fermò a casa sua per mostrarli alla moglie e al figlio. Un comunicato stampa fu rilasciato da Walter Haut della Base Area di Roswell confermando che alcuni rottami di un disco volante erano stati recuperati e che venivano inviati al Quartier Generale per ulteriori esami.
Questa notizia fece il giro del mondo. A poche ore di distanza, il generale Roger Ramey rilasciò un'altra dichiarazione, affermando che ciò che fu recuperato era semplicemente un pallone meteo - la storia fu dimenticata per circa 30 anni, fino a quando l’ufologo Stanton Friedman, venne informato dall'ormai pensionato Jesse Marcel di particolari interessanti; l'incidente di Roswell è ancora in discussione.

Prima pagina del Roswell Daily Record stampata nel 1947


Da più di 10 anni nella città di Roswell si commemora l'evento con una festa annuale.
Quest'anno i due eventi principali si sono svolti presso il Centro di Ricerca - Museo Internazionale Ufo, e presso il Convegno di Roswell - Centro Visitatori. Il Museo organizza autonomamente il proprio evento, mentre il Consiglio Comunale in collaborazione con diverse di aziende sponsorizzano l'evento che si svolge presso il Centro Convegni. Quest'anno per la prima volta, ho avuto l'onore di parlare per due volte davanti al pubblico nel corso della manifestazione al Museo UFO. Vorrei ringraziare la Direttrice del Museo, Julie Shuster per la cortesia concessami.


International UFO Museum & Research Centre, Roswell


Prima di recarmi a Roswell sono andato ad Albuquerque con il mio collega ED Gehrman, sua figlia Jody e il compagno Dave. Per caso volammo ad Albuquerque il giorno dell'Indipendenza Americana, il 4 Luglio. Loro 3 stavano girando un nuovo documentario su Roswell ed in particolare Ed, stava svolgendo una ricerca in un deserto vicino a Socorro dove egli era convinto che c'era stato un altro incidente UFO. Le ricerche di Ed erano basate su delle informazioni procurate dal ricercatore Tedesco Micheal Hesemann. Ed e' fermamente convinto che l'Autopsia Aliena e' autentica. Nel 1996, Micheal Hesemann fu informato da Ray Santilli circa il luogo dell'incidente. Micheal fece il viaggio convinto di individuarne il luogo. Comunque, altri ricercatori affermarono che Micheal non trovò nulla di insolito. Questa ricerca e l’indagine condotta da Ed sono spiegate in dettaglio nel mio nuovo libro “ALIEN AUTOPSY INQUEST”.

Ed per molti anni si mise alla ricerca di questo luogo ed ora si trovava anche l'appoggio di altri ricercatori. Volle che lo accompagnassi per avere un parere in merito alle anomalie che aveva riscontrato. Ci recammo al sito di Socorro il 6 luglio e poi proseguimmo per Roswell.

March 17, 2008

STUDIOSI CONVINTI: ESISTONO ALIENI EVOLUTI

L'Aquila, 17 mar. - Ufologi seri e documentati, ieri a convegno a Montesilvano: quelli del CUN abruzzese. Niente chiacchiere e fantasie, distanza di sicurezza dagli "ufomani" che vedono dischi volanti accanto ad ogni lampione o albero.

Un recente avvistamento sul Gran Sasso
Solo episodi vagliati accuratamente, selezionati rispetto ai tanti segnalati, e soprattutto alle tante fesserie che si raccontano, ma non a viso aperto. La gente, infatti, è ritrosa, non ama "parlare di UFO", anche quando ha effettivamente visto qualcosa di insolito. Morale della storia? Gli ufologi seri ritengono che una sostanziosa percentuale degli avvistamenti (documentati e riscontrabili) sia di natura inspiegabile, verosimilmente non terrestre. Sì, aliena, usando un aggettivo che non piace a chi preferisce mezze parole e ipocrisie striscianti. Gli UFO possono infatti essere oggetti extraterrestri, prodotti da tecnologie superiori, dei quali sarà bello, quando si potrà, sapere tutto: infatti, per quanto ci risulta nessuno in questo nostro globo è in grado di produrre macchine simili agli UFO, cioè capaci di evoluzioni, velocità, accelerazioni stupefacenti. Ma soprattutto capaci di arrivare qui da molto lontano, nonostante... le relatività di Einstein. La stella più vicina dista 4 anni luce... Se ha pianeti abitati, chi viaggia da così lontano verso di noi? Se fosse consentito dalla natura uguagliare la velocità della luce, il che è impossibile, occorrerebbero 4 anni. C'è qualcosa che non quadra, dunque, e molto da capire. Gli ufologi si impegnano a dare contributi di grande peso e serietà per risolvere il problema, anzi l'enigma che turba il mondo dal 1947, ma forse anche da molto, molto prima... E' un contributo importante, che va considerato e non eluso, come fanno in troppi. L'ignoranza e la ristrettezza mentale fanno più danni di... un bombardamento UFO da guerra dei mondi.

February 23, 2008

Realtà sintetica, Morgellons ed onde elettromagnetiche




La fantascienza, anche quella più immaginifica, è spesso abbondantemente superata dalla realtà. Lo dimostra, ad esempio, l'invenzione di alcuni scienziati statunitensi, Seth (se i nomi sono presagi... ) Glodstein e Todd Mowry, della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, che hanno creato un materiale composto da microrobot, in grado di assemblarsi in modo automatico per formare macchine di scala maggiore. Non solo, queste nanostrutture potrebbero essere programmate per replicare qualsiasi oggetto, acquisendo le informazioni necessarie da rappresentazioni virtuali degli originali. Meritano di essere riportati alcuni passaggi di un articolo a cura della redazione di Ecplanet su tale inquietante ritrovato tecnologico."Il progetto 'Synthetic reality' della Carnegie Mellon, in cui è coinvolta anche la Intel, descrive questa nuova branca della cibernetica, la claytronica come "un insieme di materiale che contiene sufficienti risorse locali per la computazione, l'attuazione,l'energia, la percezione e la comunicazione”.“Il concetto alla base del nostro progetto è che delle macchine indipendenti di dimensioni nanometriche possono autonomamente riassemblarsi per assumere qualsiasi forma”, chiarisce il professor Jonathan Aldrich, membro del team, “se questa forma viene catturata in una postazione remota, usando la tecnologia motion capture, allora i catomi (le nanomacchine, n.d.r.) possono riprodurre qualsiasi cosa si trovi in remoto, un fenomeno che chiamiamo telepresenza, che esiste in tre dimensioni e che può essere sentito e toccato, oltre che visto e udito”.Non bisogna pensare ad una ricostruzione olografica, “perché un ologramma è tridimensionale, ma non è un oggetto fisico, mentre noi puntiamo a ricostruire un oggetto fisico, che si può toccare e non solo vedere. Quando, poi, gli oggetti fisici assumeranno, un giorno, anche la forma di una persona, allora dovremo pensare ad un robot che può cambiare forma e aspetto. E' un obiettivo che sarà comunque raggiungibile non prima di vent'anni”.Il problema principale riguarda il modo con cui alimentare i catomi, perché è complesso fornire loro energia dall’interno. “Per questo si sta pensando ad una piattaforma esterna che induce corrente all'interno”, spiega Babu Pillai della Intel. Per far muovere un oggetto, bisognerà creare un’alimentazione variabile che induca i vari catomi ad assumere posizioni diverse in base alla quantità di energia che riceveranno.Lo sviluppo degli studi claytronici apre una serie di scenari futuribili in ambito sia civile sia militare."Come commentare? Ci sembra che l'invenzione descritta nel testo abbia non pochi punti di contatto con il Morgellons, la malattia connessa a nanomacchine, diffuse con le chemtrails, e che, alimentate dalla corrente elettrica dell'organismo, sono capaci di autoassemblarsi, di autoreplicarsi e forse di riprodurre gli organismi (insetti, aracnidi) con cui vengono in contatto. Tali nanostrutture potrebbero anche essere alimentate da fonti esterne: onde elettromagnetiche, di varia frequenza e lunghezza, irradiate da apposite antenne che, non a caso, sono sempre più spesso installate con il pretesto di infittire la rete wireless e di migliorare la ricetrasmissione dei segnali connessi alla telefonia mobile.Viene in mente un racconto di Primo Levi, L’ordine a buon mercato. Nel testo l’autore immagina un duplicatore, chiamato Mimete, capace di riprodurre un oggetto esattamente come l'originale. Da una parte si può inserire un foglio protocollo con i bolli, dall'altra esce un foglio protocollo identico all'originale con i bolli veri, un clone perfetto. Il protagonista prova quindi a duplicare vari oggetti, dapprima una banconota, poi un diamante, quindi una salamandra, riuscendoci felicemente. Alla fine l'inventore clona la consorte, ma, assillato da due mogli, duplica sé stesso, per riformare due coppie uguali...La situazione evocata da Primo Levi non è del tutto inverosimile, come si potrebbe, invece, pensare. E' uno scenario reso plausibile dal formidabile sviluppo della tecnologia soprattutto in campo bellico ed in quello delle energie (non escluderei che i militari già usino l'energia del punto zero o etere); è uno scenario gravido di sinistre conseguenze, a stento immaginabili.

METEORITE DISTRUTTO DA UN UFO?



Ha destato molto scalpore la notizia divulgata dal gruppo ufologico turco "Sirius UFO Space Sciences Research Center" secondo cui una meteorite in collisione con la Terra sarebbe stata distrutta da un ufo.A dimostrazione di questa tesi ci sarebbero le testimonianze di 4 piloti civili, in volo da Afyon ad Yalova, e 2 in volo, diversi testimoni a terra e un filmato amatoriale.Dalle prime analisi sembrerebbe che il fenomeno filmato sia attribuibile allo sciame delle Leonidi o al rientro in atmosfera di uno stadio della Soyuz. Indagini in corso.Foto e filmati sono visibili qui.

February 16, 2008

IMPRONTE ALIENE?



La notizia che vi proponiamo ci viene da una segnalazione ricevuta dal MUFON (Mutual UFO Network), da parte di una donna, che avrebbe visto un UFO a bassa quota sopra una foresta, il giorno 16 Dicembre 2007 e avrebbe fotografato anche delle impronte molto strane nelle vicinanze.
Ecco la descrizione dell'evento: "Mentre stavo parlando online con mio marito, ho ricevuto una telefonata urgente alle ore 10 circa di sera. Era mia madre e lei mi dice: "Alzati! È enorme!" Apparentemente ha sentito il suo cane vomitare al di fuori e come ha aperto la porta per arrivare al cane, immediatamente ha visto una grande, luce luminosa apparire e ha chiamato i l marito. Ha detto "ho pensato prima a qualcuno che ha acceso la luce di una motoslitta nella nebbia". E 'in alto e sotto di essa c'erano un sacco di piccole palline bianche incandescenti di luce. Col passare del tempo (la mia giovane figlia di 17 anni e mio figlio di 21 anni) si alzarono e vi abbiamo visto un grande bagliore sopra la "Water Tower" dalle dimensioni di circa di un campo di calcio o forse più grande. Oscillava su e giù. Esso è rimasto lì per una buona mezz'ora prima che iniziasse a scivolare lontano da noi, apparentemente sulle colline ... ho chiamato, tra gli altri, mia figlia, perchè volevo la sua videocamera.

L'ora era tarda. Finalmente la luce riapparve, e la nebbia aveva un bagliore blu e sembrava che si fosse strategicamente posizionata per spostarsi più lontano o intorno alla montagna. Infine, la nebbia è diventata una fitta nube nera con un perfetto schema bianco incandescente. La nube era distesa in basso, e copriva solo l'area in cui la luce proveniva, e, a volte, ci sembrava che ci fossero dei buchi nella nube dritti attraverso il bagliore. Fu cosi per circa un ora, ma poi lentamente si è sbiadita fino a divenire un bagliore blu opaco e la nube non era più nera. Le mie due figlie e il figlio minore decisero di andare a piedi fino alla "Water Tower", e il mio sgomento aumentò. Sul posto io, le mie due figlie e mio figlio minorenne incrociammo durante il cammino al passaggio di sfere di luce, poi ci siamo imbattuti in impronte sulla neve MOLTO strane (non umane), e abbiamo visto un lampo nei boschi, a questo punto ho cominciato a fotografare e fare un video . Come erano vicino alla "Water Tower", abbiamo visto un lampeggio. Erano piccoli punti lampeggianti nel buio tra gli alberi ", come quando qualcuno aziona un accendino". Poi abbiamo notato una sfera incandescente (orb) al di sopra di un albero, a meno di 20 metri di distanza dalla strada dove eravamo, probabilmente fino a circa 15-20 metri dall'albero. A quel punto ci rendemmo conto che c'era qualcosa che ci guardava dritto e che era il momento di tornare a casa. Sulla strada verso la collina tutti sentimmo un odore di uova marce. Non voglio immettere il video su "Youtube". Fatemi sapere se vi è un altro modo. Io vi invio alcune foto. Spero che non vengano distribuiti in quanto appartengono a mia figlia. Esse devono essere solo per uso del MUFON. Inoltre, non sappiamo come modificare la data o il tempo sulla videocamera. E 'stato acquistato in ottobre, 2007, ma la data è fissata al 2000".

Boriska - incontro in zona anomala - del Prof.Gennady Belimov



La prima volta che ho sentito dello strano ragazzo di nome Boriska è stata grazie alle storie di partecipanti ad una spedizione in una zona anomala nel nord della provincia di Volgograd, conosciuta nel nostro paese come "Medveditskaya Ridge"."Immagina, mentre tutti eravamo seduti attorno al fuoco di sera, questo piccolo ragazzo, di circa 7 anni, inizio' d' improvviso a richiedere silenzio: ci stava per raccontare degli abitanti di Marte e dei loro viaggi sulla Terra," uno dei testimoni condivise le sue impressioni. "Bene, qualcuno stava ancora parlando a bassa voce, quindi il ragazzo richiese decisamente piena attenzione, altrimenti "non ci sarebbe stata alcuna storia".Allora le altre conversazioni finirono. Ecco perchè, il bimbo dal viso rotondo con grandi occhi, in magliettina estiva e con un bel cappellino da baseball, senza alcuna paura degli adulti, inizio' a raccontare una storia incredibile. Sulla civiltà di Marte, su città megalitiche e su navi spaziali marziane, su voli verso altri pianeti e sul paese di Lemuria sulla Terra, sulla vita che conobbe personalmente, avendo volato fin qui da Marte verso questo enorme continente nel mezzo dell' oceano e facendo amicizia lì..Il falò continuava a scoppiettare, la notte oscura circondava le persone sedute e l' infinito cielo stellato sopra di noi era silenzioso, come se nascondesse qualche grande segreto. La storia continuo' per un' ora e mezza. Uno degli ascoltatori riuscì a prendere il registratore, quindi da qualche parte a Mosca esiste la registrazione della storia. Comunque, se verrà mai pubblicata, solo Dio lo sa; non tutti hanno capacità giornalistiche.Molti restarono sconvolti su due punti. Primo, la straordinaria conoscenza che un bambino di 7 anni non dovrebbe avere, non molti professori di storia possono parlare chiaramente della leggendaria e dei Lemuriani. Non trovereste nessuno a scuola o in college con tali memorie. La scienza non ha provato ancora l' esistenza di altre civiltà, e sembra, che non ci sia fretta per farlo, chiusi nell' idea dell' unicità dell' uomo nell' universo. Secondo, il parlare di Boriska...non era a livello di un bimbo così piccolo: ha usato una tale terminologia, così dettagliata su fatti del passato di Marte e della Terra, che tutti rimasero impressionati. Solo le emozioni possono essere usate per descrivere tale caratteristica dimostrata da un bambino."Perchè Boriska parlò in quel modo?" mi chiese l' interlocutore. "Sembra sia stato provocato dalla situazione che lo circondava. C' erano tante persone interessate, con mente aperta, alla ricerca di soluzioni di molti segreti della Terra e del cosmo, e Boris, ascoltando le conversazioni del giorno, si espresse raccontando cio' che aveva da tempo in memoria."Puo' aver costruito tutto? Guardando tutti i film di "Guerre Stellari" e iniziando a creare storie?""Direi di no...non sembrava fantasia," sostenne un mio collega, "Sembravano ricordi del passato, ricordi della sua incarnazione passata. Tali dettagli non si possono immaginare, devono essere di propria conoscenza.."Le parole sulla passata reincarnazione decisero tutto: ho capito che dovevo incontrare Boriska. Ora, dopo il mio incontro con lui e i suoi genitori, sto cercando di mettere tutto assieme per capire il mistero della nascita di questa giovane creatura.E' curioso che sia apparso nel mondo nella città di Volzhk, in un ospedale provinciale, benchè sul suo certificato di nascita, nella sezione sul luogo di nascita, è riportato Zhirnovsk, provincia di Volgograd invece che nel luogo di registrazione. Il suo giorno di nascita è l' undici gennaio del 1996 alle 8:30 del mattino. Questo puo' dire qualcosa agli astrologi.I suoi genitori sono brave e genitli persone. Nadezhda Kipryanovich, la mamma di Boris, è una dermatologa in una clinica di città, e laureata all' Istituto Medico di Volgograd nel 1991. Suo padre, Yuri Tovstenev, è un ufficiale in pensione, laureatosi all' Istituto Militare di Kamishinsky e ora lavora con supervisore alle costruzioni. Sarebbero felici se qualcuno li aiutasse a risolvere il mistero del figlio, ma per ora guardano questo miracolo con curiosità."Quando Boriska è nato, ho notato che già a 15 giorni di vita teneva la testa su," ricorda Nadezhda. "La sua prima parola," "Baba" (nonna), la disse a 4 mesi di vita e continuo', si puo' dire che iniziava a parlare. Disse la prima frase a 7 mesi, con le parole, "Voglio un chiodo", vide un chiodo nel muro, di solito i bimbi iniziano a parlare piu' tardi. Le sue abilità intellettive vanno oltre il fisico."
"Come le ha manifestate?""Quando compì 1 anno, iniziai a insegnargli le lettere col sistema Nikitin e, se puoi immaginare, ad un anno e mezzo poteva già leggere i giornali. Imparo' a riconoscere i colori in varie tonalità facilmente e precocemente. A due anni inizio' a disegnare, a due anni e mezzo poteva dipingere. Puo' dipingere in vari modi.Boris a due anni inizio' ad essere seguito. Tutti gli insegnanti dicevano che era molto portato per le lingue e aveva uno sviluppo intellettivo fuori dalla norma. Notarono che aveva una memoria fenomenale. Comunque, i genitori capirono che non apprendeva solo da cio' che osservava, sembrava accedere ad altre fonti: prendeva le informazioni da qualche altra parte!"Nessuno gli insegno' ", ricorda Nadezhda, "ma in qualche modo sapeva come sedersi nella posizione del loto. Raccontava dettagli su Marte, sui sistemi planetari e su altre civiltà, in modo che ci sbalordiva.. Come poteva un bimbo sapere tutto questo?.. Spazio e soggetti cosmici nelle sue storie, questi erano suoi argomenti costanti a due anni.Allo stesso tempo Boriska disse che viveva su Marte e che il pianeta era abitabile, ma sopravvisse alla peggior catastrofe della sua storia, la perdita dell' atmosfera e ora pochi sopravvissuti abitano in città sotterranee. Al tempo volava spesso sulla Terra per ricerche scientifiche. Sembra che fosse un pilota di navi spaziali. Questo al tempo della civiltà di Lemuria e aveva un amico Lemuriano, che morì davanti ai suoi occhi.."Avvenne una grande catastrofe sulla Terra, per cui esplosero montagne e un enorme continente si divise a metà e affondo' nell' acqua e d' improvviso una enorme pietra cadde sulla costruzione dove stava il mio amico," riportò Boriska. "Non potevo salvarlo. E ora ci dovremmo incontrare di nuovo sulla Terra.."Boriska vide tutta la distruzione di Lemuria come se fosse appena accaduto e soffrì come se ne fosse stato lui la causa. Una volta vide un libro comprato da sua madre, "Da Dove Veniamo?" di Ernst Muldashev. Avreste dovuto vedere l' effetto su di lui. Guardo' i disegni sui Lemuriani, la fotografia delle pagode Tibetane e due ore dopo parlo' nel dettaglio della storia di Lemuria e delle loro grandi scoperte.."Ma Lemuria venne distrutta almeno 800.000 anni fa," dissi chiaramente, "e i Lemuriani erano piu' alti di nove metri, e come ricordi tutto questo?""Si, ricordo," replicò Boriska, e aggiunse, "nessuno me ne ha parlato.."Un' altra voltà ricordò molto dopo aver visto le illustrazioni in un secondo libro di Muldashev, "Alla Ricerca della Città degli Dei." Trattava delle camere funerarie de delle piramidi. Disse che noi dovremmo scoprire qualcosa non sotto la piramide di Cheope, ma sotto ad un' altra. Ancora però non è stata trovata. "La vità cambierà quando apriranno la sfinge disse, e aggiunse che la Spinge si aprirà da qualche parte dietro l' orecchio, ma non ricorda esattamente dove. Parlo', quando arrivo' l' ispirazione, della civiltà dei maya dicendo che le persone non sanno molto di questo affascinante popolo.La cosa che colpisce di piu' è che Boriska pensa che ora sulla Terra sia il momento in cui iniziano a nascere bambini speciali a causa di grandi cambiamenti che avverranno e servirà nuova conoscenza che vada oltre alla mentalità terrestre."Come sai di questi bambini dotati e perchè sta accadendo?" gli ho chiesto durante il nostro incontro. "Sai che sono chiamati Bambini indaco? So che stanno iniziando a nascere, ma non ne ho incontrati nella nostra città. Però Julia Petrova, lei mi crede e significa che sente qualcosa. Gli altri di solito ridono quando racconto le storie. Sulla Terra, sta per accadere qualcosa, due catastrofi, per cui stanno nascendo questi bambini. Devono aiutare le persone. I poli si invertiranno. Nel 2009 ci sarà la prima grande catastrofe su un grande continente, e nel 2013 ne avverrà uno piu' potente.""Non ne hai paura, anche se potrebbe influenzare la tua vita?""No, non ho paura, viviamo per sempre. C' è stata una catastrofe su Marte, dove vivevo prima. C' erano persone come noi, ma ci fu una guerra nucleare e tutto brucio'. Alcuni sopravvissero e vennero costruite case e nuove armi. Ci fu un cambiamento nei continenti. Comunque quel continente non era grande. I marziani respirano aria con piu' anidride carbonica. Se venissero sul nostro pianeta, dovrebbero stare vicino a zone fumose.""E tu, se vieni da Marte, puoi respirare la nostra aria o ti serve anidride carbonica?""Quando ti trovi in questo corpo terrestre, allora puoi respirare questa aria. Ma odiamo l' aria Terrestre, perchè porta ad invecchiare. Su Marte, le persone stanno sempre in gioventu', sui 30-35 anni e non ci sono persone anziane. Col passare degli anni nasceranno sempre piu' bambini di Marte sulla Terra. Nella nostra città non ce ne sono meno di 20.""Ricordi il tuo vecchio nome o il nome dei tuoi amici?""No, non posso ricordare nomi.""A quale età ricordi te stesso?""Dai 13 anni ricordo la mia vita passata e qua la ricordo dalla nascita, ma non dimentico da dove arrivo. Portavamo occhiali speciali e combattevamo tutto il tempo. Su Marte c' era una cosa spiacevole: doveva essere distrutta una stazione. Marte poteva rivivere, ma quella stazione era di impedimento.E' un segreto.Posso disegnare come appare, eravamo lì vicino. Questa stazione è contro di noi.""Boris, perchè le nostre apparecchiature spaziali muoiono piu' spesso quando devono atterrare su Marte?""C' è un segnale che arriva da Marte, cerca di distruggerle. Partono raggi dannosi da quelle stazioni."Sono rimasto stupito dai raggi Fobosov. E' proprio come questi. Persino nel 1988, un uomo di Volzhsk, Yuri Lushnichenko, un uomo con poteri extrasensoriali, provo' a contattare il Programma Spaziale dell' Unione Sovietica per avvisare i leaders sovietici dell' imminente danneggiamento delle prime sonde russe Phobos 1 e 2. Particolarmente a causa delle batterie radioattive e dei raggi che erano alieni al pianeta. Non hanno voluto ascoltare questo avviso. Non sentono di dover rispondere nemmeno oggi ha detto Lushnichenko, è necessario cambiare tattica approcciando a Marte."Conosci qualcosa sulle dimensioni multiple? Sai, per volare non serve seguire una traiettoria rigida, ma puoi passare attraverso spazi multidimensionali?" posi questa domanda fuori dalla concezione scientifica comune.Boriska inizio' improvvisamente a spiegare la costruzione di un UFO: "Partivamo e subito ci trovavamo vicino alla Terra!" Prese un pezzo di gesso e disegnò qualcosa di triangolare sulla lavagna. "Ci sono 6 strati," disse entusiasta. "Lo strato esterno è il 25% del materiale rigido, il secondo strato è il 30% ed è come gomma, il terzo è un altro 30% ed è nuovamente metallico, il 4% è uno strato con proprietà magnetiche," disegno' sulla lavagna. "Se alimenti lo strato magnetico, l' apparato puo' volare in tutto l' universo.."Noi adulti ci guardammo in faccia. A quale livello scolastico studiano le percentuali?Chiaramente, questo non era ancora insegnato a scuola, ma, sembra che Boriska avesse difficoltà. Lo misero direttamente in seconda classe dopo alcune valutazioni, ma poi cercarono di sbarazzarsene. A chi piace essere interrotto da un bimbo che dice al professore, "Maria Ivanovna, non stai dicendo la verità! Non ci stai insegnando correttamente!"Questo accadeva spesso.. Ora un' insegnante che lavora all' Accademia Schetinin sta studiando con Boriska e il ragazzo farà gli esami esternamente. L' insegnante sente che Boriska ha bisogno di imparare alla scuola Schetinin per bimbi dotati. Avrà e ha tuttora, problemi a relazionarsi con i bambini normali."Qual' è la missione di Boriska sulla Terra? La conosce?" ho chiesto ai suoi genitori."Dice che puo' supporre," afferma Nadezhda. "Conosce qualcosa sul futuro della Terra. Per esempio, la conoscenz sarà distribuita in base alla qualità e livello di coscienza. La nuova conoscenza non arriverà per le persone disoneste: ladri, banditi, alcolizzati e coloro che non vorranno cambiare in meglio. Lasceranno il pianeta. Pensa che questa informazione giocherà il ruolo piu' importante. Inizierà un tempo di cooperazione e unità sulla Terra.""Boris, da dove hai saputo questo?""Da dentro di me," ha risposto seriamente.Quando compì cinque anni, stupì i suoi genitori quando inizio' a parlare su Proserpine, un pianeta morto centinaia di migliaia o forse milioni di anni fa. Questa parola, Proserpine, la disse senza averne mai sentito parlare da nessuno, perchè la prima volta che i suoi genitori sentirono di questo pianeta è stata grazie a lui."Un raggio lo attraversò e si divise in pezzi," spiegò Boriska. "Il pianeta non esiste da tempo fisicamente, ma i suoi abitanti si teleportarono nella quinta dimensione, chiamata mondo parallelo. Osservammo la morte del pianeta da Marte.." spiegò.Improvvisamente disse l' inimmaginabile...Disse che la Terra, essendo un essere vivente consapevole, iniziò ad accettare i bambini di Proserpine per poterli educare. A volte ci sono bambini che possono ricordare il loro pianeta di origine e che si considerano extraterrestri.Questo fenomeno è stato notato dal mondo scientifico e io stessa ho incontrato Valentina Gorshunova (Kainaya) che non solo ricorda Proserpine, ma a volte dei suoi sogni incontra il suo ragazzo Proserpiniano. Improvvisamente è apparsa nella stessa città di Boriska e insieme hanno visitato Blue Mountain a Medveditskaya Ridge..Ecco cosa ha scritto la mamma di Boriska, Nadezhda, sul suo giornale:"Sei un precursore. Hai chiarito la scena per noi. Nelle alte sfere sei considerato un eroe. Hai il peso piu' grande sulle tue spalle. Sono venuto al Nuovo Tempo.Un codice olografico è già visibile e superimposto nello spazio. Tutto andrà alla luce in un nuovo fuoco di pensiero, rapidamente.. La transizione da un mondo ad un altro prenderà posto attraverso la sostanza del Tempo. Ho portato il Nuovo Tempo. Ho portato la Nuova Informazione.." Questo è cio' che disse Boris una volta a sua madre."Boris, dimmi, perchè le persone soffrono?""Per non vivere correttamente e non avere capacità di essere felici..Devi attendere il tuo fato cosmico, non coinvolgerti con i destini degli altri, non rompere o distruggere la tua interezza, non soffrire per gli errori moderni, ma connetterti col tuo destino, finire il ciclo di sviluppo e avvicinarti a nuove altezze,", queste furono le sue parole."Devi divenire gentile. Se ti picchiano, devi abbracciarli. Se ti offendono, non aspettarti le loro scuse, ma inginocchiati e chiedi perdono per loro. Se ti insultano, ringrazia e sorridi. Se ti odiano, amali per come sono. Questa è il rapporto dell' amore, umiltà e perdono, importante per le persone."Sai perchè i Lemuriani sono morti? Sono anche io un po' colpevole. Non vollero piu' crescere spiritualmente, deviarono dal percorso e quindi distrussero tutto il pianeta. La via della magia li portò alla morte. La Vera Magia è l' amore..""Come conosci queste parole: interezza, cicli, cosmo, magia, Lemuriani?""Le conosco..Keilis..""Cosa hai detto?""Ti ho salutato nella lingua del mio pianeta.."A questo punto ci siamo lasciati, ma ho promesso a me stesso che avrei seguito il destino di questo ragazzo il piu' possibile.Questo articolo affascinante è stato scritto dal rispettato scrittore russo Gennady Belimov, un Professore universitario e ricercatore che era presente al campo quando Boriska ha iniziato a parlare la prima volta della sua esperienza diversi anni fa.

February 07, 2008

CONTATTISMO psiche/alieni

Finalmente mi ritrovo oggi a scrivere di qualcosa che avevo intenzione di fare da molto tempo.Ormai sono anni che quasi tutti i possessori di macchine fotografiche digitali e telecamere riescono, chi più chi meno, a riprendere oggetti volanti non identificati in prossimità delle scie chimiche; molto più raramente accade che qualcuno riesca a riprendere UFO non collegati alla presenza delle scie chimiche. Alcuni hanno avuto la possibilità di riprendere, con video o foto, UFO in manovre spettacolari, che danno l'impressione di voler disturbare i voli degli aerei che irrorano prodotti chimici in atmosfera. Si tratta, effettivamente di avvenimenti rari, compiuti dagli UFO in brevissimo tempo, a volte con manovre spericolate (per noi), altre in modo più soft. Alcuni esempi si possono trovare su Youtube. Dopo aver visto cosa fanno gli UFO, per quasi tutti la cosa finisce lì o prosegue con una frase tipica: un UFO HA ATTACCATO UN AEREO TANKER! Beh! Amici miei, non credo che le cose stiano così. Quegli UFO o SFERE che abbiamo visto in azione, in effetti nella realtà non sono altro che delle risposte che gli ALIENI o le SFERE stesse, che credo siano dotate di una intelligenza artificiale molto superiore alla nostra o addirittura "forse" considerabili come esseri viventi (non dimentichiamoci che probabili esseri ultradimensionali possono modificare il tipo di vibrazione: quella che noi in questo mondo chiamiamo materia), danno all'autore della ripresa.Ho ragionato molto, su questi fatti, ho utilizzato materiale personale e quello messomi a disposizione da alcune persone, amici, video presenti su Youtube. Ho visto, rivisto, decine di volte le riprese, comprese le mie ed ho concepito una mia teoria su questi fatti.In pratica chi si predispone ad effettuare riprese, soprattutto con una forte speranza, un grande desiderio interiore, di poter riprendere gli UFO insieme alle SCIE CHIMICHE, altera il suo stato emozionale e psichico e questa alterazione, in relazione alla sensibilità delle persone, viene colta dagli UFO, che rispondono in questo modo al o ai desideri consci ed inconsci della persona. Può capitare a volte, molto, molto raramene, che a seguito di questi singoli ed eccezionali contatti, se ne possano instaurare di più approfonditi, creando una interazione......segue su http://blog.libero.it/aliasrc/4030698.html

January 09, 2008

UFO: ASTRONOMI ALIENI CI OSSERVANO?




Gli astronomi dell’University of Florida propongono un metodo all’apparenza estroso per individuare altre forme di vita: capire come la Terra possa apparire agli “astronomi extraterrestri” in modo da avere un modello per cercare pianeti simili.


GAINESVILLE, Florida – Nel corso dell’ultimo ventennio, grazie ai moderni e potenti strumenti che scrutano sistematicamente le profondità dello spazio, gli “astronomi terrestri” hanno scoperto più di 240 pianeti, ma nessuno di questi sembra essere nelle condizioni di ospitare forme di vita simili alla nostra.Ma cosa accadrebbe se al contrario fossero gli “astronomi extraterrestri” i cacciatori di altre forme di vita al di fuori del proprio pianeta? Anche armati di telescopi più grandi e potenti dei nostri “moderni” strumenti ottici, riuscirebbero attraverso la vastità dello spazio ad individuare la Terra come probabile fonte di vita? Questo interrogativo è stato analizzato da 5 astronomi della University of Florida e le conclusioni di questa ricerca sono state pubblicate in un articolo apparso nell’edizione on line di Astrophysical Journal di fine dicembre 2007. La risposta, secondo gli autori, è un qualificato "sì." Con un telescopio spaziale più grande e potente dell’ “Hubble Space Telescope” puntato direttamente sul nostro sole, gli "ipotetici osservatori" della Terra monitorando per 24 ore il periodo di rotazione, dovrebbero essere in grado di individuare gli oceani e quindi la possibilità per il nostro pianeta di ospitare vita. "Non è indispensabile che la Terra venga visualizzata con la risoluzione di una foto, perché anche se apparisse come un singolo pixel", ha detto Eric Ford, uno dei cinque professori di astronomia autori dell’articolo, "potrebbe essere loro sufficiente ad identificare il nostro pianeta tra quelli che probabilmente contengono nuvole e oceani di acqua liquida".Questa ricerca può sembrare estrosa, ma si pone un serio obiettivo: per Ford e i suoi colleghi, la risposta sta nel capire come la Terra possa apparire agli “astronomi extraterrestri” in modo da avere un modello per cercare pianeti simili.Un progetto che dovrebbe diventare realizzabile nei prossimi decenni grazie all’aiuto di telescopi più potenti, ha detto Enric Palle, l'autore principale dell’articolo e astronomo dell’ l'Instituto de Astrofisica de Canarias. Individuare pianeti “abitabili” rimane un’impresa difficile, questi non possono trovarsi né troppo vicini nè troppo lontani dalla loro stella, perchè o la sua superficie si scalda o si congela troppo. La maggior parte dei pianeti trovati finora sono molto più grandi della Terra, il che significa che sono simili a Giove, un luogo decisamente inospitale, un gigante gassoso privo di una vera e propria superficie con l’atmosfera composta in gran parte da idrogeno ed elio. Una sfida: analizzare la luminosità di un pianeta per individuare se la sua superficie e l’atmosfera sono “ospitali per la formazione di vita”.Gli astronomi hanno considerato anche che nonostante l’ausilio di un potentissimo telescopio, individuare quali elementi chimici caratterizzano l’atmosfera di un pianeta è impegnativo, soprattutto se simile alla Terra, che con il suo sistema nuvoloso in continuo mutamento metterebbe in seria difficoltà gli osservatori alieni.Sulla base dei dati recuperati da osservazioni satellitari della Terra, Ford ei suoi colleghi hanno creato un modello computerizzato della luminosità della Terra, mostrando come su scala globale la nuvolosità è notevolmente variabile ma coerente - gli astronomi extraterrestri che osservano la Terra per alcuni mesi potrebbero essere in grado di riprodurre un modello - un po 'come guardare le macchie su una palla che gira, a tratti la macchia è visibile e poi sparisce. Queste condizioni, potrebbero far dedurre agli "astronomi extraterrestri” che questi mutamenti sono causati da condizioni meteorologiche, come le nuvole, e nonostante alcuni pianeti inabitabili sono estremamente nuvolosi, la ripetuta presenza e assenza di nubi indica attività meteorologica. "Venere è sempre coperto e nuvoloso. La luminosità non cambia mai", ha detto Ford. "Marte non ha praticamente nessuna nube. La Terra, d'altra parte, presenta un sacco di mutamenti"; probabilmente anche gli osservatori alieni potrebbero essere in grado di dedurre la presenza di continenti e di oceani sul nostro pianeta, proprio grazie ai cambiamenti della luminosità che sono stati riscontrati e analizzati durante il periodo di osservazione. La ricerca tornerà utile per la progettazione della prossima generazione di telescopi spaziali, in modo che siano in grado di fornire una descrizione sommaria delle capacità richieste per lo studio delle superfici di pianeti simili alla Terra.Gli altri autori dell’articolo sono Montañés-P. Rodríguez e M. Vazquez, dell” Instituto de Astrofisca de Canarias, Spagna, e Sara Seager, del Massachusetts Institute of Technology. L'IAC e l’University of Florida sono partner nella costruzione del Gran Telescopio Canarias, un telescopio di 10 metri, sito nelle isole Canarie, i cui lavori inizieranno quest’anno. La ricerca è stata finanziata in parte dalla borsa di studio Ramon y Cajal, da una borsa di studio di Hubble e University of Florida e da un finanziamento della NASA.


January 02, 2008

UN UFOLOGO SI CONFESSA.

di Carmelo Scuderi

Ho sentito tanto parlare di "gruppi egemonici", di "baroni dell'ufologia" e di discriminazione in ambiente ufologico, ma oggi ho assistito a fatti che (lungi da me voler giudicare) sono la realtà dello scenario ufologico italiano: a causa di alcuni provvedimenti presi verso un gruppo di indisciplinati e fomentatori delle diatribe fra ufologi, mi sono visto costretto ad allontanare (mio malgrado) dalla mailinglist tre membri che, credendosi nel salotto
di casa loro, hanno cominciato ad attaccare un membro della stessa lista con parole a dir poco "pesanti" e sul filo della maleducazione. Vista la poca notorietà degli espulsi, la reazione del "mondo ufologico non egemonico"nei miei confronti è stata a dir poco esagerata. Un noto cantante diceva " il mio pensiero vola e va a posarsi sul davanzale di una casa al confine fra il bene ed il male ", beh...non è un atteggiamento egemonico quello di vedere il mio
nome usato, a sproposito, in deliranti testi, che nulla hanno da invidiare ai copioni di X-file ( tranne che il corretto utilizzo della lingua italiana) ? Qui mi vien da pensare "ma ho fatto la scelta giusta..."?
La risposta è: " ovviamente si "! E la decisione ad entrare a far parte di un gruppo ufologico anzi chel'altro? Ma il mio pensiero continua a volare in quella casa al confine tra il bene ed il male.
Sono ancora giovane e ho molti anni a disposizione da dedicare alla ricerca ufologica, qualcuno direbbe "il tempo mi è amico"! A tal proposito vi volevo raccontare una cosa curiosa che mi ha dato molto da pensare in questo periodo:
Sto conducendo un'interessante ricerca/sondaggio in un "microcosmo" formato da circa 300 unità di età compresa tra i 22 ed i 34 anni e appartenenti a ceti sociali diversi. La domanda è semplice e a primo approccio sembrerebbe anche banale, i risultati fino ad ora ottenuti al contrario sono sorprendenti, soprattutto se la base della mia ricerca è dislocata in Sicilia, terra di tabù. L'oggetto della ricerca è "cosa ne pensano i giovani del problema UFO ed eventuali esperieze". Tutto è nato quasi per gioco, molti conoscendo la mia passione per questa materia mi avvicinano "diffidenti" facendomi domande generiche, pensando magari "ma che domanda stupida..."; trovando in me una risposta diretta, dal
contenuto a loro inaspettato, accade il miracolo: si fermano a chiacchierare con me facendomi domande sempre più interessanti (non che interessate) e mirate. Vedo ogni volta nei loro occhi il desiderio di "confidarmi qualcosa" e mi diverto a tirare per le lunghe i discorsi (dicendo e non dicendo), fino a suscitare in loro un esplosione di loquacità e voglia di raccontare la propria esperienza o quella di un parente a loro vicino. Ho cominciato a prendere appunti sul contenuto di questi colloqui e il dato che emerge è interessante. Più del sessanta % degli intervistati ha visto qualcosa di anomalo, la metà dei quali li ho subito classificati come IFO; il venti % ha raccontato di avvistamenti fatti dai loro cari (fratelli, genitori), qui classificarli è stato difficile tranne qualche clamoroso episodio; il restante venti % non aveva vissuto alcuna esperienza UFO ma risultava interessato al fenomeno e buona parte di questi mi ha fornito un recapito telematico desiderosi di informazioni prettamente ufologiche (in questi dati non ho considerato la minima percentuale
di scettici). Da questi pochi dati emerge quindi un'apertura mentale dei giovani verso il fenomeno UFO a dir poco sbalorditiva, una capacità di ascolto elevata ed una voglia di spiegazioni tecnico/scientifiche più approfondite. Nessuna derisione ha accompagnato questi colloqui, a parte qualche battuta fatta proprio da me, gli intervistati si sono
dimostrati poco scettici ma molto impreparati. Una bella soddisfazione per chi ha molto tempo ancora da dedicare in questo campo della scienza detta "di confine", ed in un terreno fertile come la Sicilia in una quasi totale assenza di "gruppismo ufologico" e rivalità tra ricercatori. Poi il mio pensiero torna su quel "davanzale" e vedo ufologi ormai in
avanzata età e con l'assillo che il tempo è tiranno, penso a loro e al loro entusiasmo perso nel tempo, penso alle circostanze e alla mentalità chiuse delle persone che li hanno accompagnati fino ad oggi, lontani da grossi centri ufologici, che potevano sopperire a quei disagi con la presenza costante di nuova linfa attiva e coinvolgente; li vedo e mi sento fortunato, si fortunato! Perchè i tempi stanno cambiando, la cultura giovanile è molto più elevata di
un tempo e le risposte affrettate su certi argomenti non bastano più. Questo anche grazie a molti film che hanno insinuato nei giovani di quest'epoca il dubbio e ha tolto quel velo di stupidita e di plagio attuate un tempo.
Il terreno, quindi, mi si presenta meno dissestato e le scelte fatte si sono rivelate giuste se non perfettamente coerenti con il mio modo di essere. Non è certo stato sempre facile, ma sono stato coraggioso; mi sono lanciato in una disciplina quasi sconosciuta, rapportandomi con persone molto più in gamba e preparate di me...
...ho fatto anche tante figuracce, ma proprio quelle mi spingevano e continuano a farlo tutt'ora, ad approfondire sempre maggiormente gli argomenti. Ho molto da imparare e una struttura alle spalle pronta a sostenere, aiutare e colmare le mie lacune...
D'un tratto il mio pensiero vola nuovamente su quei ricercatori che, avendo perso l'entusiasmo, si trovano attorno altri come loro e non potendo più crescere perchè tagliati fuori dalla ricerca seria, tentano di inseguire, in una frenetica corsa contro il tempo, i più veloci andando incontro all' inevitabile, perdendo tasselli fondamentali che causano l'implosione stessa delle loro iniziative... ...beh, dico a coloro che si rivedono in questo quadro, mi dispiace, non è una colpa essere giovani ed avere voglia di crescere. Ma è una colpa, di chi ha più anni ed esperienza, rendersi conto di sbagliare
e continuare per quella strada senza porvi rimedio. "La mandria è tanto veloce quanto il suo bufalo più lento"
Carmelo Scuderi

December 26, 2007

VS ALIEN INVASION?


di Piero Pecoraro

Grosseto: Si può affermare con certezza che c’è in corso da tempo, una sorta di escalation su tutto ciò che riguarda la fenomenologia ufo e la problematica aliena. Infatti, negli ultimi tempi, non passa giorno, che sulla stampa ma anche sulle televisioni nazionali e non, si trovino articoli e notizie che
provengono da fonti serie e degne di nota, dove personaggi che sono stimati e apprezzati in vari campi, vuoi della cultura, vuoi della politica affrontano il problema con naturalezza e tranquillità senza la preoccupazione, come avveniva in un passato recente, di essere deriso o additato come ubriacone o peggio ancora malato di mente.
Basta leggere le conclusioni della commissione ministeriale sui fenomeni di Caronia, o le rivelazioni di Clinton sulle sue ricerche in campo ufologico, oppure le affermazioni di Spielberg ( in cui apparentemente parla del fenomeno ufo in termini negativi), e così via.
Ma quella che più di tutti ci ha colpito sono le rivelazioni di due esponenti del governo giapponese, che apertamente parlano d’invasione aliena ammettendone così l’esistenza.
Il capo di Stato maggiore del ministero della difesa o autodifesa, il ministro Shigeru Ishiba, ha dichiarato che è ormai tempo di prepararsi ad un probabile attacco da parte degli alieni.
Da statistiche svolte, Ishiba non è il solo a pensarla così. Ma è così raro vedere un responsabile del governo di una nazione tanto importante come il Giappone, sbilanciarsi ufficialmente su un argomento così spinoso.
Queste sue affermazioni hanno provocato un notevole interesse e stupore non solo in Giappone, ma anche in tutto il mondo.
Qualche giorno prima era stato il capo di gabinetto nipponico, Nobutaka Machimura, a esporsi durante una conferenza stampa.
Sotto il fuoco di fila delle domande dei giornalisti che lo esortavano ad esprimersi sugli ultimi avvistamenti d’oggetti non identificati nei cieli del Giappone, il ministro ha ammesso, senza mezzi termini, che come membro di governo aveva il dovere di dare risposte convenzionali e rassicuranti, ma come uomo doveva ammettere che la realtà degli ufo era ormai indubitabile. Terminava auspicando che i giornalisti si occupassero giornalmente della questione aliena.
Come detto, qualche giorno dopo il ministro della Difesa, Shigeru Ishiba, dopo aver esternato così seccamente sulla realtà aliena, rincarava la dose affermando che non era più tempo di smentire ulteriormente gli avvistamenti che ormai quotidianamente vengono fatti in tutto il mondo, ma addirittura che gli alieni che li controllano, sono a loro volta controllati da un'altra forma di vita.
Si premurava di aggiungere agli sbigottiti giornalisti che aveva di fronte che le sue erano comunque esternazioni personali.
Terminava la sua intervista affermando che avrebbe verificato presso i generali del suo stato maggiore se l'esercito sia in grado di affrontare un attacco alieno.
Infine esprime tutta la sua perplessità sul fatto che la legislazione nipponica non preveda delle direttive in caso d’invasione aliena. Ribadisce, comunque, che tutto quanto detto sono personali opinioni.
Dobbiamo cominciare a leggere cosa si nasconde dietro queste notizie così eclatanti.
Come sostengo, ci dicono più cose sul fenomeno ufo, queste notizie dei “meravigliosi” video o foto di dischi che ci vengono ogni tanto propinati dalla stampa o dalle televisioni.

December 17, 2007

I MONDI PARALLELI

di Pablo Ayo

Molti casi di abduction e di avvistamenti UFO evidenziano le possibili capacità extradimensionali dei visitatori. Le teorie dei fisici quantistici Fred Alan Wolf e Jack Sarfatti.


Da oltre un decennio un grappolo di studiosi di diverse branche della scienza va sostenendo teorie che si riallacciano alla possibile esistenza di un Universo iperdimensionale. In particolare, per quanto riguarda l’Ufologia, esperti di riconosciuta levatura - ad esempio lo psichiatra di Harvard John Mack e l’astrofisico Jacques Vallée - hanno singolarmente affrontato il tema delle dimensioni parallele sulla scorta delle ricerche in un campo tanto controverso quale affascinante, quello delle Abductions (Cfr. articoli di Michael Lindemann, Dossier Alieni 13-14). Altri ancora sostengono - non per partito preso, ma per cognizione di causa - che, benchè l’origine extradimensionale degli alieni non sia certa, di sicuro essi sono capaci di viaggiare dimensionalmente, vale a dire che alcune razze definite ET provengano da diversi piani della realtà, piuttosto che da galassie lontane. Troppi, infatti, i casi in cui gli ET sembrano manifestarsi nelle case degli addotti come d’incanto, denotando l’apparente capacità di attraversare, a mo’ di fantasmiche manifestazioni - porte e finestre chiuse, o persino mura di cemento, per poi dileguarsi tranquillamente in compagnia del soggetto prelevato, alla medesima maniera. Inoltre, gli involucri, o macchine, che noi definiamo UFO, sembrano poter apparire e svanire di colpo, quasi attraversando portali dimensionali, appartenendo dunque a strani mondi, o realtà parallele, con prerogative e leggi fisiche diverse da quelle a noi note. Se pellicole e libri di fantascienza ci hanno abituato a questa terminologia, difficile chiarire si tratti solo di fantasie. Eppure, volendo "fotografare" l’idea di dimensione parallela, ci si accorge che non si tratta di fantasie, ma che tutto si basa su concreti postulati scientifici, che si esplicano nell’ambito della fisica quantistica.

IL QUANTO, MISTERIOSA PARTICELLA
Gli studi sui campi elettromagnetici di Maxwell, risalenti alla fine del 1800 (Maxwell per primo definì la luce una radiazione elettromagnetica), furono elaborati da Max Planck agli inizi del 1900. Planck elaborò per primo la teoria dei quanti, ossia particelle elementari la cui presenza spiegava il comportamento anomalo dei campi elettromagnetici, soprattutto in relazione all’emissione discontinua di energia. Per Planck l’emissione di radiazioni non era un fenomeno continuo (il che avrebbe implicato una emissione praticamente infinita di energia), ma avveniva per piccole quantità o quantum di energia. Einstein poi, nel 1905, perfezionò questa teoria, suggerendo la natura corpuscolare dei quanti (quanti di luce o fotoni) e asserì che ogni volta che un fotone viene assorbito o emesso da un atomo, la sua energia varia della corrispondente quantità. Durante studi effettuati in tempi più recenti, si notò il comportamento
estremamente irregolare dei quanti. Negli atomi presi in esame si studiò un movimento apparentemente incomprensibile degli elettroni, che invece di eseguire un’orbita corretta attorno al nucleo sembravano svanire da un punto e riapparire in un altro. Tali apparizioni e sparizioni degli elettroni vennero chiamate salti quantici, perché la particella di energia sembrava letteralmente saltare attorno al nucleo dell’atomo, senza una logica precisa. Mentre i seguaci delle teorie di Bohr conclusero che il comportamento irrazionale del quanto fosse dovuto ad una totale inattendibilità degli strumenti di rilevazione usati o dello stesso osservatore (che forse interferiva nella normale attività di una particella subatomica, secondo il concetto di caduta della funzione d’onda), altri luminari (tra cui Bryce De Witt, dell’università della North Carolina) giunsero a nuove, sconcertanti conclusioni. Secondo loro, infatti, il quanto non saltava da una parte all’altra dell’orbita, bensì svaniva temporaneamente da questo piano della realtà, per poi riapparirvi. Insomma, gli scienziati oggi più all’avanguardia - tra cui Jack Sarfatti e Fred Alan Wolf - hanno concluso che l’unico modo di spiegare il bizzarro comportamento del quanto fosse una nuova teoria scientifica basata sulla funzione d’onda quantica: la teoria dei mondi paralleli.

ESEMPIO: LE BANDE DI FREQUENZA
La funzione d’onda non è un’onda di energia, ma di probabilità: è la descrizione della probabile posizione di un oggetto nello spazio. La nostra particella di energia o quanto, saltando da una parte all’altra, occupava ogni posizione possibile in ogni universo possibile, l’onda era dunque la somma di tutte le possibilità. In pratica, secondo la fisica quantistica, se un evento ha mille modi per avvenire, avvengono tutti e mille, sviluppandosi in mille universi diversi. Poi, per il principio di autocoerenza dell’Universo, le infinite possibilità diventano nuovamente una, o perlomeno noi percepiamo un solo Universo stabile, anche se la verità è tutt’altra. Cerchiamo di capire in maniera più semplice il concetto di dimensione parallela, immaginando di avere di fronte a noi una radio: possiamo sintonizzarci su diverse bande di frequenza e ad ogni banda corrisponderà una stazione radio differente, come quando si cambia canale alla TV. Questo sarebbe paragonabile a muoversi nello spazio materiale, da un posto all’altro. Tutti i posti che visiterete saranno su quella stessa frequenza, o piano della realtà. Ora immaginate di muovere la manopola della vostra radio e di sintonizzarla per esempio su AM. Improvvisamente avrete a disposizione decine di nuove stazioni radio. In teoria, i mondi paralleli dovrebbero essere strutturati così, condividendo lo stesso spazio-tempo del nostro mondo, proprio come le onde radio FM e AM viaggiano insieme nell’etere. Quello che cambia è la frequenza. Nell’Universo ogni cosa è composta da atomi, persino l’aria. Nelle illustrazioni scientifiche vediamo gli atomi legati tra loro da alcune asticelle dritte; si tratta solo di una rappresentazione simbolica, in realtà non c’è nulla di fisico e tangibile che lega assieme gli atomi. Quei legami sono la rappresentazione di forze o valenze, ossia di energie di vario genere che legano assieme gli atomi; un po’ come fa la gravità tra i pianeti. Quindi si tratta di energie, che vibrano ad una certa frequenza. Immaginiamo che l’energia che lega assieme gli atomi di tutti gli oggetti che abbiamo intorno abbia una frequenza che vada ad esempio da 0 a 100. Questo sarebbe il nostro mondo. E se ne esistesse un altro, con persone, animali ed oggetti esistenti tra 101 e 200 cicli vibrazionali? O tra 3000 e 4000? Avremmo diverse realtà che condividono lo stesso spazio. L’idea potrebbe essere confermata in primis dalla nostra vista, infatti la struttura ottica umana non acquisisce tutta la gamma dello spettro, ma solo le vibrazioni (anche la luce è una vibrazione!) che vanno dall’infrarosso all’ultravioletto. Sappiamo che c’è dell’altro, ma non siamo attrezzati sensorialmente per percepirlo.

FANTASMI E LEGAMI ATOMICI
Appare subito evidente che anche gli oggetti che a noi paiono solidi ed inattaccabili lo sono solo in apparenza. Poggiamo la nostra mano su un tavolo: gli atomi della nostra mano e quelli che compongono il tavolo sono talmente larghi tra loro che si dovrebbero sfiorare, facendo scivolare la mano attraverso il tavolo. Saremmo tutti una specie di fantasmi, dunque; con il disappunto che chi ha visto il film Ghost può immaginare. Ciò che lo impedisce sono proprio quei legami o valenze, che stanno tra atomo e atomo. Delle energie, dunque, ci danno l’impressione di essere solidi. E naturalmente questa energia, come qualsiasi tipo di energia, ha una sua vibrazione o frequenza. Ma cosa accadrebbe se cambiassimo (tramite una concentrazione particolare o qualche avanzata tecnologia) la frequenza della nostra energia atomica? Abbiamo ipotizzato che nel nostro mondo tutto vibra in uno spettro da 0 a 100, immaginiamo allora di portare l’energia interatomica del nostro corpo a 101 cicli, ossia fuori spettro. Le energie del tavolo e della mano non si troverebbero più sulla stesso piano della realtà, sarebbero fuori scala e l’energia della nostra mano inizierebbe a sfuggire alle leggi del nostro Continuum. A questo punto la mano attraverserebbe il tavolo. Forse è proprio così che alcuni alieni riescono ad attraversare tranquillamente pareti e porte chiuse. Possiamo stabilire, in via del tutto teorica, che tra una dimensione X (la nostra) ed una Y (quella aliena) ci sia una dimensione cuscinetto o limbo. Possiamo ipotizzare dunque l’esistenza di tre zone: la dimensione terrestre o X, il cui ciclo di vibrazioni varia da 0 a 100, il limbo o Z, che va da 101 a 200, e la dimensione aliena o Y, che va da 201 a 300. Questo perché se non ci fosse una dimensione cuscinetto Z tra quelle X e Y, appena usciti fuori scala, ci ritroveremmo immediatamente in un altro mondo, con altre città e paesaggi alieni. Il fatto che molti rapiti provino la sensazione di attraversare le pareti e di sfuggire alle leggi fisiche del nostro Continuum, pur vedendo attorno a sé le proprie mura domestiche e i paesaggi noti, suggerisce la presenza di una dimensione Z o limbo, nella quale si sfugge tanto alle leggi fisiche dell’una che dell’altra dimensione. È concepibile che nella gamma vibratoria Z ci sia un passaggio graduale tra un piano dell’esistenza all’altro, vale a dire che esistendo la dimensione Z tra i 101 e i 200 cicli, qualora oltrepassassimo la zona media (ossia i 150 cicli), inizieremmo ad osservare i contorni del Continuum alieno Y, sempre più tangibile e reale mentre ci avviciniamo ai confini del limbo stesso, verso i 201 cicli vibratori.

IL PARADOSSO DI SUPERMAN
Diverse persone addotte dagli ET sostengono di vivere una vera e propria seconda vita in fase onirica, in uno strano mondo alieno ricco di siti, occupazioni e talvolta addirittura di affetti specifici che ritornano, notte dopo notte. E se tutto questo non fosse un sogno? Ritorniamo per un attimo a considerare il quanto. Se davvero il quanto salta in un’altra dimensione, lo fa così velocemente (alla velocità della luce), da essere qua e là quasi istantaneamente. Intendiamo dire che il lasso di tempo in cui si assenta e torna è impercettibile per i nostri sensi e noi ce ne rendiamo conto solo perché si materializza in un luogo diverso da quello di partenza, dandoci l’impressione che abbia compiuto un salto. Ora immaginiamo che anche gli atomi che compongono il nostro corpo siano soggetti a salti quantici. È come se noi vedessimo una persona stare vicino ad una finestra, per poi vederla un secondo dopo accanto alla porta. Penseremmo che si sia mossa in maniera velocissima dalla finestra alla porta, cioè che abbia compiuto un salto quantico. Ma se la persona in questione si fosse rimaterializzata esattamente accanto alla finestra, non avremmo notato nulla. A questo punto sorge un dubbio: potremmo noi, secondo le leggi della fisica quantistica, essere contemporaneamente in questo ed in un altro universo? Forse sì. Prendiamo ad esempio una scena del film Superman. È un classico: Superman entra in una porta girevole come Clark Kent e ne fuoriesce in istante dopo come Superman, così velocemente da essere difficilmente visibile. Ora poniamo che all’interno dell’edificio in questione (mettiamo una banca), vi sia Superman che, muovendosi veloce come la luce, entra ed esce continuamente dall’edificio tramite la porta girevole, fermandosi un istante nel centro della banca quando sta dentro e sul marciapiede una volta fuori. Facendo questo alla velocità della luce, noi avremmo l’illusione ottica di vedere due Superman, uno sul marciapiede e uno nella banca. Il nostro occhio non potrebbe percepire il salto quantico, se Superman riapparisse (moltissime volte al secondo) sempre nello stesso punto. In teoria ciò potrebbe succedere ad un essere umano, se sottoposto ad una frequenza vibratoria oscillante tra le due dimensioni. Si ritroverebbe a vivere contemporaneamente in due dimensioni diverse, facendo cose differenti e forse sviluppando con gli anni caratteristiche psicologiche disuguali. Questo però causerebbe alla struttura cellulare umana uno stress quantico dai risultati rovinosi, che teoricamente potrebbe sfociare in combustione spontanea o schizofrenia mentale. E se tale bilocazione dimensionale avvenisse quando il corpo umano è in stato di massimo riposo mentale e fisico; ossia in stato di sonno? Si ridurrebbero i rischi di stress quantico, soprattutto perché il fenomeno sarebbe isolato nell’arco di poche ore e mentalmente il soggetto avrebbe la possibilità di concentrarsi su una vita dimensionale alla volta. Allora gli addotti vivono davvero una doppia vita in un Universo parallelo? Il fisico Fred Alan Wolf, parlando degli universi paralleli e della fisica quantistica, così si espresse: "Benchè questa teoria porti ad una bizzarra concezione del mondo, tuttavia è ancora la più soddisfacente che sia stata mai elaborata". E probabilmente è vero.