Esistono migliaia e migliaia di avvistamenti UFO registrati da macchine fotografiche, ma stranamente tutte queste immagini sono mosse, distanti e in ogni caso poco chiare. Sono tutti falsi o sporcature di pellicola? E le scie chimiche? E le presunte connivenze tra i governi e gli extraterrestri? Eccovi un intervista che non vuole rivelare niente, ma almeno lo fa con molta chiarezza.
Maurizio Verga ha 45 anni, è di Como e dal ‘76 indaga e studia gli UFO. Ha scritto tutta una serie di articoli per riviste come "Mufon Ufo Journal", “Flying Saucer Review", "Magonio" e “Perspectivas Ufologicas”.
Nel ‘85 ha fondato il CISU (Centro Italiano Studi Ufologici), successivamente si è specializzato nei software dedicati alla ricerca sugli UFO. Dal ‘95 ha iniziato a sfruttare il web collaborando a vari progetti tra cui Ufo Online, WikiUfo e NaziUfo sulle armi fantastiche e non convenzionali sulle quali i tedeschi hanno condotto ricerche nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
In più si interessa di velivoli sperimentali, della Seconda Guerra Mondiale, di test atomici, film di fantascienza.
Spesso “UFO” viene confuso con “alieno”. Facciamo un po’ d’ordine: se un UFO non è un alieno, cos’altro può essere nella tua esperienza?
Nessuno lo sa. In effetti se qualcuno venisse da me manifestandomi la sua sicurezza riguardo un UFO di origine extraterrestre lo invidierei, ma ne dubiterei. L’ufo è il fenomeno, l’oggetto di quel racconto di chi ha visto qualcosa nel cielo. Il fenomeno UFO inizia nei primi anni ‘50 popolarizzandosi negli Stati Uniti, anche attraverso una rivista come True Magazine: un concetto per cui quelle cose strane che si vedevano in cielo potessero essere astronavi. Ma la cosa più importante di quel periodo è che una simile notizia non era giudicata tanto strana o totalmente ignota. Già nel ‘47 se ne parlò. La stampa, i fumetti, la pubblicità, il cinema lo fecero proprio finché, nella cultura popolare, quegli oggetti divennero astronavi. La verità è che non esiste nessun tipo di evidenza. Con i primissimi avvistamenti nel ‘47 c’è la prima fotografia del genere, da qui tutta una serie di strisce in cielo, difetti di sviluppo e strane macchie. Da quando ci sono le digitali ci arrivano una o due immagini al giorno. La gente, se vede qualcosa di strano, pensa in primis a un UFO.
Perché ci si ritrova a studiare gli alieni e/o gli UFO?
Una motivazione è legata al carattere. Anziché le popolazioni indigene o la società Maya, la mia curiosità si è rivolta al cielo. Sicuramente l’ufologia, se condotta in senso serio, diventa un interesse culturale. Tutto sta a come affronti l’argomento, con tanto buonsenso - cosa che spesso manca.
Quali sono le motivazioni che spingono gli altri a occuparsi di UFO?
Ci sono due categorie: chi, da persona convinta, ti racconta di avere strani incontri, a volte fotograficamente documentati, i cosiddetti “contattisti”, spesso in buona fede, talvolta con caratteristiche che sfiorano il patologico... La cosa deleteria è che spesso i giornalisti non aspettano altro. Ma ci sono anche quelli che lo fanno per notorietà: in Italia, come all’estero abbondano storie di personaggi che attraverso le loro fotografie tentano di uscire sui giornali. Non di rado sono stati proprio dei fotografi a creare i più celebri falsi fotografici.
Ellen Crystal, una nota investigatrice di UFO, ha detto una volta al NYT: "La cosa peggiore nell'essere una fotografa di UFO è lavorare a tempo pieno e non fare un soldo. È ridicolo, ho scattato più di 500 immagini di UFO, spendendo migliaia di dollari di spese e non ne ho ottenuto nulla". Sei daccordo con questa lamentela?
Non mi piace il suo commento, è come se avesse sempre cercato un tornaconto. Se ben ricordo, Ellen Crystal era legata al “channelling”, in America vengono così chiamate le persone che ricevono i messaggi dalle entità estraterrestri, un movimento legato fortemente alla corrente New Age. Il più noto contattista è stato Billy Meyer, svizzero, con ben oltre 1000 fotografie di dischi volanti.
Credi nell’esistenza degli alieni?
Il verbo nella domanda è già sbagliato. Non si tratta di un atto di fede, come nella fede in Dio, ma del fatto che ancora nessuno lo sa. Al di là dell’atto di fede, resta un fatto probabilistico.
Credi che esistano dei legami tra certi governi e gli UFO?
Direi di no, sembrerebbe che non ci sia nessun tipo di complotto, anche la CIA in qualche occasione del passato ha rivelato certe confessioni su quello che i governi sanno, ma nulla di importante è rimasto, anzi, è probabile che le stesse istituzioni ne sappiano meno di noi; loro hanno solo ricevuto segnalazioni in un'ottica militare, un’ottica pressappochista. L’aeronautica militare ha il compito di verificare tutto ciò che viene avvistato in cielo. Durante la guerra fredda gli Stati Uniti hanno insistito su queste ricerche costituendo delle commissioni per spiegare certi avvistamenti e nel ‘48 era uscito anche un memorandum in cui si accennava alla possibilità di azioni finalizzate a equilibri interplanetari.
Hai mai visto documenti fotografici inoppugnabili e inspiegabili sugli UFO? E sugli alieni?
C’è qualche caso internazionale con foto o filmati strani, inspiegabili, ma non si tratta mai di avvenimenti totalmente strani. Macchie di luce, piuttosto che scure (solitamente artefatte)... non ci sono fotografie di oggetti particolarmente strutturati.
3 comments:
se clicchi in alto ti porta direttamente al tuo sito
Veramente non mi sembra, comunque la url originale dell'intervista è la seguente:
http://www.alphabetcity.it/index.php?com=articolo&id=2513
ed è stata realizzata da Daniele Federico.
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