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February 21, 2008

TECNOLOGIA ALIENA E TERRESTRE A CONFRONTO

Nonostante la recente controversia inerente le procedure di clonazione, e il fatto che queste non possano essere controllate appieno e che fin dall'inizio siano state bandite temporaneamente per cinque anni, la pratica della clonazione non pare doversi applicare ad un'Entità Biologica Extraterrestre (EBE), realizzata specificamente per i viaggi nello spazio e che non dovrebbe porsi dunque nella categoria della ricerca finalizzata alla creazione di un essere perfetto.L'EBE non è un essere potenzialmente umano nel senso della creazione, ma piuttosto un clone umanoide ottenuto con lo scopo specifico non di un qualche dubbio beneficio futuro, bensì del miglioramento della specie umana e di un'apertura ulteriore ai segreti nell'universo e, se ci riusciremo, di un mondo nuovo.La creazione di una EBE può cambiare o aprire nuovi orizzonti della conoscenza in termini che non possiamo neanche immaginare.La caduta di un UFO nel 1947 ci ha schiuso un nuovo mondo lasciandoci solo intravedere ciò che esso può celare. Il tipo di clonazione da noi affrontato non costituisce uno sforzo verso la perfezione umana, in quanto virtualmente privo di implicazioni morali, emotive o spirituali. Il suo scopo è di spingere avanti la conoscenza dei nostri scienziati nella ricerca per migliorare e servire l'individuo e l'umanità e si preoccupa di legittimare i successi medici. Ciò costituisce però un rischio potenziale per l'umanità che si trova alle soglie della creazione, come suggerito da alcuni gruppi religiosi.Lo studio delle EBE e il modello di ricerca che esso sembra dischiudere aiuterà a guidare le ricerche genetiche sul DNA per il progresso dell'uomo. Con la creazione da parte nostra di una EBE la perfezione di un clone umanoide sarà ben lungi dall'essere stata realizzata, anche se avremo comunque fatto un gigantesco passo avanti. Ma soprattutto sarà stato realizzato un obiettivo che si presenterà sulla scena mondiale per il meglio come per il peggio, comunque caratterizzato da rischi limitati o assenti circa il miglioramento effettivo della razza umana. Avremo guadagnato molto con perdite limitate o assenti. Ci sono state molte speculazioni e chiacchiere inutili circa la longevità e le possibilità di prolungare la vita in seguito alla creazione di un clone umano. lo dubito che una sola di queste elucubrazioni, sia da applicarsi ad un clone umanoide, un EBE creato per uno scopo specifico di un viaggio spazio-dimensionale.Durante il mio servizio nell'Esercito e alla Casa Bianca io ho avuto accesso a tutti i livelli di segretezza inerenti queste informazioni, ma ho visto solo un rapporto sulla possibile età delle EBE. Tale rapporto recitava che l'EBE su cui le autorità avevano basato le loro ricerche avrebbe avuto circa 200 anni. Non ho mai scoperto nessun'altra evidenza o correlazione al riguardo. Questa informazione mi è stata data a voce e non posso dunque corroborarla. In molti casi come in quello sopra citato si riteneva comunque che le EBE fossero del tutto sacrificabili.Wilbert Smith, il geniale scienziato canadese, mi avvisò: "Fai attenzione, perché potresti innescare un buon migliaio di domande e problemi a cui non potresti né sapresti rispondere". E questo è stato il mio destino, da quando ho scritto "Il giorno dopo Roswell".La risposta, oggi più che mai, è quella dataci dal Dr. Thomas Rowe, che mi salvò la vita: "Qualcuno l'ha fatto!" (la creazione delle EBE, cioè). E il mio diretto superiore, il Generale Arthur G. Trudeau, commentò: "Se può essere fatto, facciamolo!".Il Senatore John Glenn, l'astronauta, avrebbe gettato sul tappeto questo problema, anche col suo viaggio del 1998 nello spazio all'età di 76 anni. Glenn scoprì infatti come il ritmo circadiano preposto alla regolazione del sonno potesse essere alterato durante la permanenza nello spazio. Noi ci stiamo muovendo nella giusta direzione ma con calma e qualche volta senza realizzare quanto siamo in realtà vicini alla clonazione o alla realizzazione di una EBE o di un'entità simile.Quella che noi chiamiamo "natura" ha una risposta per uno dei più grandi e ovvi problemi che sono stati compresi dai terrestri e superati dai creatori delle EBE. Le creature marine, gli animali, gli insetti e pure gli esseri umani si adattano all'ambiente per sopravvivere. Le creature del mare profondo si adattano alla grande pressione, diventando parte del loro ambiente, e la pressione all'interno di tali esseri è uguale a quella presente all'esterno di essi. Gli animali sopravvivono alle grandi altitudini o in ambiente polare attraverso una serie di adattamenti fisici, gli insetti si adattano alloro ambiente nonostante le piogge, gli incendi o la carenza di cibo e acqua. Anche gli esseri umani, alle grandi altitudini nel Sud America, sviluppano grandi capacità polmonari per respirare un'aria più sottile, sebbene al livello del mare o nel nostro normale ambiente essi possano manifestare sofferenza o addirittura, in certi casi, condizioni critiche che possono portare alla morte. I suoi creatori hanno inserito la EBE in una zona chiusa dell'UFO in cui essa stessa diventa un campo magnetico di atomi, lo stesso in cui si trovano le cellule umane. L'EBE è un umanoide che sopravvive nei campi elettromagnetici e pertanto l'UFO e la EBE diventano come un tutt'uno. La struttura cellulare umanoide si propaga con i cambiamenti nelle frequenze all'interno del campo magnetico ammantante il tutto (per dirla con Tesla). E non è avvertito il bisogno di cibo, aria, acqua o ossigeno. Una volta che l'ambiente di estrazione sia scomparso tali stimoli svaniranno velocemente.Tutto questo in una situazione in cui i nostri corpi umani senza nutrimento o ossigeno collasserebbero.Nel caso delle EBE anche le loro strutture scheletriche vengono meno al di fuori del loro ambiente e io non ho mai visto alcun rapporto in cui si citassero ferite con sangue o sanguinamenti copiosi da parte delle EBE, supponendosi che eventuali umori e liquidi si dissolvessero uscendo dall'inviluppo del campo elettromagnetico. Ciò è fuori questione, e come risultò dalle autopsie successive e dagli studi condotti sulle EBE di Roswell, nessuno di noi capì appieno la loro composizione strutturale o la ragione per cui fossero state create.Noi (e io in particolare) abbiamo perso una grossa occasione, a meno che non ci sia data un'altra possibilità attraverso un intervento superiore o un altro incidente del genere.Dopo aver visto il corpo dell'EBE a Fort Riley, per varie ragioni cominciai a lavorare alla propagazione dei raggi luminosi e istintivamente presi a pensare sempre di più alla luce come ad una fonte energetica. Dimostrai ciò con mia soddisfazione e alla fine degli anni Quaranta presentai il tutto ai miei superiori come base per il brevetto di nuovi sistemi, il che mi fu accordato. Tuttavia la Guerra di Corea iniziò e così dovetti andare per la mia strada restando impegnato altrove per i successivi tre anni. Poi, nel 1961, mi si presentò davanti la possibilità di nuove ricerche per capire qualcosa sui mezzi alieni e soprattutto sul loro sconosciuto sistema di propulsione.All'epoca furono coniati quattro termini nel corso delle nostre discussioni scientifiche:1 - Magnetron: atomi alternativamente accelerati e decelerati.2 - Strozzatura Magnetica: il cambiamento dimensionale di un corpo ferromagnetico quando è posto in un campo magnetico.3 - Dinamica Magneto-plasmatica: un gas ionizzato in un campo magnetico atto a produrre corrente elettrica.4 - Bottiglia Magnetica: un campo magnetico che contiene il plasma durante una reazione termo-nucleare.L'UFO recuperato a Roswell non sembrava possedere motori, propulsori o sistemi atomici o comunque un qualsiasi sistema di propulsione conosciuto.Hermann Oberth, lo scienziato tedesco a capo di Peenemunde durante la Seconda Guerra Mondiale, nonché maestro e superiore di Von Braun, disse che gli UFO "spingevano" l'aria o gli atomi di fronte a loro e propagavano la loro energia nello spazio (dal canto suo Einstein affermò che lo spazio è una struttura di natura atomica). Noi sentimmo, quando poi venne creato, il campo magnetico intorno al disco volante.Cambiamenti di intensità e di colore furono causati dal cambiamento nella lunghezza d'onda nel campo elettromagnetico, che si autopotenziava attraverso gli atomi presenti nell'atmosfera e la stessa struttura atomica dello spazio. (Con i tecnici tedeschi portati in USA) perfezionammo il nostro lavoro sul motore atomico per creare un campo intorno all'UFO. Osservammo anche che la superficie dell'oggetto, quando sottoposta a campo magnetico, era allineata atomicamente. Questo conferiva allo scafo una forte luminosità.Muovendosi nella direzione dell'allineamento (orizzontale e verticale) esso diventava poi trasparente. La forza generatrice doveva ruotare in direzioni opposte e i tedeschi usarono a questo proposito dei motori Wankel. Nei "Foo-Fighters" la gravità "0" che si veniva a creare intorno ai serbatoi di combustibile e ai motori era dovuta ai propulsori e al campo magnetico che ruotavano in direzioni opposte.Schunberger utilizzò la controrotazione. Questa controrotazione, in altri esperimenti, avveniva sia sul soffitto che nel pavimento del mezzo e permetteva di raggiungere i 12.000 piedi (circa 4.000 metri) di quota. La perdita di controllo nella guida portava però l'oggetto a schiantarsi.I tedeschi escogitarono anche un sistema in grado di raggiungere un bersaglio utilizzando il sistema costituito dalla "griglia magneticà" che avvolge la Terra.A quel tempo ottenni nel mio team due scienziati che avevano lavorato con Von Braun e che studiarono l'allineamento degli atomi nei metalli. Discutemmo ampiamente anche su quella che venne, definita la "strozzatura magnetica", ovvero il cambiamento di dimensioni in un corpo metallico quando posto in un campo magnetico (con le possibili applicazioni ai viaggi nel tempo o dimensionali).Tuttavia, pur se le EBE sembravano non soffrire o dimostrare emozioni come noi umani, esse parevano mostrare quello che noi conosciamo come "stress", o una sorta di perdita di efficienza. Sapevamo che potevano aver luogo certi tipi di "strozzature magnetiche", e quando queste condizioni sembravano manifestarsi ipotizzammo che i creatori delle EBE avessero potuto applicare quello che definimmo un stress opportuno, a tali esseri. Le applicazioni di questa forza sarebbero state dovute ai "venti mentali" che avrebbero direzionato, e successivamente applicato la forza allo scafo del veicolo grazie alle EBE. Questo incremento nel campo magnetico avrebbe condotto ad un cambiamento nella dimensione dell'oggetto. Gli UFO possono così apparire e sparire dalla nostra vista, ed effettuare viaggi dimensionali o entro superfici come l'acqua (molti testimoni affermano di aver osservato gli UFO uscire dall'acqua).Le EBE possono facilmente trasferire questa "forza aggiunta" attraverso le loro otto dita, quattro per ogni mano (la statua d'oro del dio pre-incaico di Tiahuananco possiede quattro dita). Il Centro di Ricerca della IBM di Almaden sta attualmente compiendo delle ricerche per utilizzare il corpo umano al fine di trasmettere dati elettronici, in modo molto simile a quanto fatto dalle EBE.Incontrammo molte difficoltà tecniche quando ci occupammo di questi dati, non solo con lo scafo del veicolo recuperato ma anche con gli esseri a bordo.Nessuno dei voli Gemini fu esente da problemi o inconvenienti, ma grazie alla politica del Governo degli Stati Uniti nessuna di queste cose, come l'esistenza degli UFO o il "regalo" datoci a Roswell, venne presa in attenta considerazione o venne considerata degna di studio alla luce del sole.Noi cercammo di porci all'interno dell'Esercito in un'ottica differente ma venimmo subito quietati dal clima di opinione dominante.Le navicelle spaziali terrestri ebbero molte disavventure da quando si tentò di progettare dal niente i primi modelli di mezzi spaziali senza prendere in considerazione i "ritrovamenti" effettuati a Roswell. Tra i più importanti disastri ricordiamo:GEMINI 3) il sistema del computer di guida non funzionòGEMINI 4) la porta delle capsula risultò difettosaGEMINI 5) malfunzionamenti nell'apparecchiatura per l'erogazione dell'ossigeno e nei razzi della navicellaGEMINI 6) il lancio venne fermato per problemi ai propulsoriGEMINI 8) due navicelle collegate iniziarono a ruotareGEMINI 9) il sistema di chiusura non funzionò beneGEMINI 10) il computer di bordo non funzionò correttamenteGEMINI 12) instabilità di alcuni componenti della navicellaAPOLLO 11) lampi infuocati avvolsero lo scafo causando la morte di tre astronautiAPOLLO 12) problemi elettriciAPOLLO 13) il serbatoio di ossigeno esplose. A bordo erano installate anche apparecchiature nucleariQualsiasi cosa succedesse noi possedevano una nave spaziale che nessuno si prese la briga di studiare, neanche virtualmente.Anziché partire da un punto sicuro per la costruzione di navi spaziali, si decise di iniziare dal principio, da zero.Facemmo poco o niente con il corpo delle EBE, e mentre gli uomini venivano mandati nello spazio, rischiando le loro vite, la NASA si rifiutava di credere che gli uomini potessero viaggiare nello cosmo mentre non sapevano che le EBE erano state create proprio con questo scopo.Naturalmente gli astronauti incontrarono molti problemi durante i loro viaggi:GEMINI 9) diversi problemi di orientamentoGEMINI 11) Gordon ebbe problemi con la respirazione: respirava velocemente e gli mancò più volte l'aria, oltre che il respiroTutti gli astronauti, comunque, sperimentarono visioni e "strane sensazioni". "Forze esterne" cercarono di catturare le loro menti. Problemi psicologici e cambiamenti della personalità generarono diversi problemi mentali.Il Generale Trudeau una volta mi disse che certe volte gli uomini sviluppano come una relazione con le macchine, una affinità che si sviluppa come con l'attaccamento ad oggetti materiali. Un guidatore professionista di macchine da gara sviluppa nel tempo sensazioni che lo portano, in determinate condizioni, a sentirsi un tutt'uno con la propria macchina. Questi soggetti sono i campioni. Le EBE realizzarono proprio questa particolarità che porta ad una "fusione" tra essere e veicolo in una singola unità, diventano un "unicum" interagente.Continuiamo ancora a costruire le nostre relativamente grezze navicelle spaziali e ad usare combustibili del nostro passato.L'uomo è ancora l'uomo e le EBE rimangono a tutt'oggi nel mistero. Anziché trattare i programmi spaziali come una nuova scienza andiamo avanti sempre in prima fila, procedendo a tutta velocità con faraonici programmi-lampo tesi a battere ogni avversario, come la vecchia Unione Sovietica nel caso della Luna. Non è uno sforzo scientifico, ma sono semplicemente esercizi di politica.Il Progetto Apollo richiese uno sforzo da 24 miliardi di dollari e la velocità con cui venne realizzato non permise di effettuare test adeguati alla complessità dei componenti utilizzati. Anche Von Braun, ad un certo punto, avanzò l'ipotesi che molte procedure fossero allora ancora avventate. Il primo modulo di comando, per esempio, ebbe una impressionante quantità di problemi sul fronte del controllo della qualità. Vennero riscontrati oltre 20.000 difetti, errori e omissioni.A quel tempo l'U.S. Army possedeva i migliori standard per il controllo della qualità rispetto anche alle industrie.In un manuale che aiutai a compilare, tuttavia, ogni progetto spaziale era attinto dai nostri studi.Nel 1958, quando venne creata la NASA, questa crebbe grazie ad assunzioni massicce in tutto il paese, coinvolgendo 400.000 individui e 20.000 aziende.L'astronauta Grissom una volta appese un limone (sinonimo di "fregaturà" in USA) sul portellone del simulatore Apollo, e vi rimase ucciso in un una esplosione nel 1967 con due colleghi.I decenni successivi furono caratterizzati da una compenetrazione estensiva del controllo civile in ambito militare. Il Governo Ombra affermò che i militari erano una minaccia alloro controllo, così fummo relegati nelle retrovie di ogni sforzo compiuto per la conquista dello spazio. Il nostro "Progetto Horizon" venne eliminato e venimmo a conoscenza che in comparazione con il progetto Apollo il nostro UFO vinceva in semplicità. La scafo ed il suo pilota era un tutt'uno, operavano e funzionavano attraverso un campo magnetico. Il pilota e lo scafo cambiavano di dimensione quando posti in un campo magnetico. Questa venne chiamata "strozzatura magnetica". Wilbert Smith ci disse che campi magnetici estremamente intensi, del tipo di quelli ottenuti nella colonna atomica a Bikini (attraverso i test nucleari, n.d.r.) , potevano causare a livello energetico delle "vampe selvagge" in grado anche di rompere i legami atomici. Il pilota e lo scafo erano inoltre isolati contro le grandi variazioni di temperatura presenti nello spazio. Le espansioni e le contrazioni erano compensate istantaneamente, e a bordo delle navicelle aliene recuperate non vennero rinvenuti apparati o strumenti per il controllo della temperatura.La conclusione logica fu che tutto ciò era forse reso possibile dal campo o "guscio" elettromagnetico che avvolgeva la nave e gli occupanti. La struttura dello scafo, quanto il clone umanoide (l'EBE), erano "all'interno" del sistema di controllo elettronico della nave, che poi comprendeva anche il sistema di propulsione. Il pericoloso sistema dell'ossigeno presente sulle nostre navicelle lì dentro non esisteva, e non era necessario neanche per il pilota."Riteniamo che la morte del tre astronauti Apollo non fu vana, quando riuscimmo a raggiungere la Luna", dichiarò la NASA. lo non la penso in questo modo, se non fossimo partiti da zero invece di acquisire una nuova scienza e avessimo voluto lasciare da parte le beghe politiche, quella tragedia non sarebbe mai accaduta.Un punto da dover considerare; non vidi mai un rapporto o delle considerazioni riguardo i cloni EBE che affermasse che fossero soggetti ai cambiamenti di temperatura o ambientali, mentre invece lo scafo alieno sembrava subire tali modificazioni. lo penso che nella sua struttura base i creatori delle EBE presero in considerazioni queste eventualità che sono le più importanti durante il volo spaziale.Le Entità Biologiche Extraterrestri propagano una energia elettromagnetica dalle loro cellule, e lo stesso procedimento viene effettuato dallo scafo del veicolo, e la somma di queste due forze porta ad un allineamento nella superficie, nella luce nonché ad una grande resistenza e durezza. Un piccolo cambiamento nella frequenza nell'allineamento rende inoltre la superficie della nave aliena trasparente.Nei miei precedenti scritti ho descritto come, durante la mia permanenza come capo delle Divisione Tecnologia Straniera del R&D (settore Ricerche e Sviluppo) (1) dell'esercito USA, riuscii ad ottenere uno strumento alieno che sembrava permettere di misurare le emissioni elettromagnetiche che provengono dal corpo. All'inizio non riuscii ad accenderlo, a causa della mia conoscenza limitata tipica della ragione umana, ma alla fine ne dedussi che la relativa batteria era esaurita. Successivamente portai questo strumento al nostro Laboratorio Atomico a Fott Belvoir, ove lo sottoposero a radiazioni che lo riportarono in funzione.Questo metodo era tipico del nostro approccio; anziché trattare il fenomeno UFO come una "scienza nuova" in cui partire da zero, cercavamo nuove applicazioni della "nostre" conoscenze per acquisire il "know how" di quanto studiavamo. Questo approccio ci ha condotto sempre verso nuovi scenari e qualche volta in direzioni sbagliate. Lavorammo duramente ad alcune delle nostre idee e per fortuna o per nostro ingegno sviluppammo i transistor, i circuiti integrati ed altro ancora.Iniziammo a sviluppare alcune delle meraviglie del tempo e apportammo alcuni miglioramenti al benessere collettivo dell'umanità. Ma avevamo appena scalfito la superficie.In aggiunta alla nostra lentezza, dovuta alla non conoscenza di questa nuova scienza e alla mancanza di esperienza e di "background" in merito, le piccole scoperte che ottenemmo furono non comprese e ci fu un atteggiamento quasi criminale da parte di "debunkers" e scettici. Ci strillarono "Fateceli vedere!". Se noi avessimo mostrato loro quello che avevamo sotto mano non avrebbero riconosciuto la propria ingenuità ed inesperienza e non avrebbero saputo cosa fare di quanto avevamo ottenuto. Non permettemmo mai a costoro di trasferirci la loro stupidità.Dopo tutti questi anni ho cercato di mettere per iscritto il fatto che le EBE e gli UFO sono un'unica entità operante. Quest'unica grande affermazione sta suscitando notevole interesse e ho in corso diversi contatti con scienziati molto noti per discutere eventuali sviluppi futuri. Loro hanno visto la fondatezza delle nostre idee tra cui il fatto che gli UFO sono da considerarsi come una naturale evoluzione dei nostri moderni aeroplani e dei velivoli spaziali costruiti dalla NASA.Fino ad oggi tutti hanno fallito perché non esistono precedenti per gli UFO in cui si debba considerare il pilota parte integrante di una nave aliena.In aggiunta non esistono assolutamente precedenti per sistemi di propulsione simili a quelli che studiammo. I motori con propulsioni esotiche, lo Shuttle, le missioni Gemini ed Apollo, fanno parte di un'altra era e di un'altra scienza, non di un altro mondo di un altro futuro.Gli Americani, i Russi, i Tedeschi, gli Inglesi tutti concorrevano al miglioramento delle proprie tecnologie e dei propri prodotti, anziché imbarcarsi nello studio di una nuova scienza fin dall'inizio.Gli scienziati tedeschi realizzarono in parte ciò e iniziarono a creare una nuova scienza dall'inizio. I "Foo-Fighters" e la scoperta di poter utilizzare la griglia magnetica terrestre per trovare obiettivi erano ancora agli inizi. Fortunatamente il Generale Patton riuscì a travolgere le loro installazioni. I tedeschi costruirono i dischi volanti e ci montarono anche cannoni da 20 mm.Dopo ciò tornammo alla nostra vecchia strada, il miglioramento delle tecnologie, non nuove ricerche e lo sviluppo di nuove tecnologie basate sul "regalo" che ci era stato fatto a Roswell.Noi del settore R&D dell'Esercito americano sviluppammo un propulsore atomico in grado di venire applicato ai normali veicoli per il volo spaziale, e cercammo di utilizzarlo per il nostro futuro. Ma questo fu con nostra ingenuità l'approccio sbagliato.Le EBE erano la chiave, e questo è stato provato al contrario dalla NASA con i suoi errori e le sue morti. Hanno speso migliaia di miliardi di dollari, ma l'uomo non può ancora viaggiare nello spazio e le loro navicelle sono, in comparazione a quelle aliene, ancora grezze. Un grande sforzo per migliorare le nostre tecnologie, ma grossolanamente inadeguato alla luce degli UFO e dei loro piloti "elettronici": i cloni umanoidi o EBE.Cominciando dall'inizio sulla base della "nuova scienza" aliena, possiamo migliorare e apportare grandi benefici all'umanità del nostro pianeta, oggi e nel futuro.Nella nostra analisi degli artefatti di Roswell riuscimmo a perfezionare le prime pompe cardiache e i primi respiratori. Riuscimmo ad aprire le prime ricerche sugli equipaggiamenti criogeni. Oggi ci troviamo davanti ad una grande sfida.Infatti gli astronauti russi provenienti dalla MIR (2) hanno permesso di far luce sul fatto che la prolungata permanenza nello spazio produce gravi danni al sistema immunitario umano. Negli ultimi venti anni, trenta nuove malattie sono state identificate. La malaria e la tubercolosi sono state debellate, la polmonite e la meningite sono in risalita (ho fantasticato più volte che questo potrebbe essere il sistema con cui una intelligenza superiore potrebbe combatterci su di un piano diverso, non con armi ma con la minaccia di morte attraverso virus o malattie), e bisogna ricordare anche come l'HIV stesso sia una entità vivente.Posso configurare uno scenario di morte in cui un astronauta mandato nello spazio potrebbe ritornare su questo pianeta ammalato, con il sistema immunitario danneggiato o attaccato da virus per le quali non possederemmo cure. I viaggi spaziali potrebbero essere l'equivalente di una sentenza di morte.C'è stata data però una risposta, una soluzione che ci viene dalle EBE.Ci è stata mostrata la strada in cui trovare le nostre risposte, e come compensare e bypassare la minaccia di una morte violenta.NOTE:1. R&D: "Research and Development" - Divisione di Ricerca e Sviluppo presente nell'United States Force (N.d.R.)2. 2 MIR: La Stazione Spaziale russa fatta rientrare lo scorso anno nell'atmosfera (N.d.R)

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